Settimo album in studio nel giro di 12 anni per i teutonici power-metallers Wizard. Questa volta il combo tedesco si cimenta in una sorta di concept sulla strega Goochan (la "witch of the enchanted forest"), impegnata nel salvare Madre Terra, minacciata dall'armata di "Pale Rider", guerriero proveniente da un altro pianeta...sicuramente non cio' che si puo' definire una tematica impegnata,anche perche' non penso che loro parlino per metafore!
In ogni caso il metal proposto dagli Wizard e' sempre quello da piu' di una decade, ovvero un power molto epico ma che lascia alla melodia molto spazio, basta sentire i ritornelli molto catchy e di facile assimilazione gia' al primo ascolto.
Personalmente vedo gli Wizard come una band di sostanza,che si assesta sempre su sufficienti livelli di qualita' ma che non ha ancora sfornato quel capolavoro utile per fare il salto di qualità.
Senz'altro il combo "crucco" ha un buonissimo seguito in patria ma, qui da noi non sono poi cosi' famosi complice forse il mercato che negli ultimi 10 anni ha sfornato migliaia di power metal bands piu' o meno scontate, autosaturandosi,bisogna dire pero' che gli Wizard ci mettono del loro per essere un pelino originali, come nelle 2 song di apertura che ho gia' citato,o la bella power ballad "children of the night",oppure il pezzo in stile classic "dragon's death"...purtroppo anche loro scadono nella noia con pezzi tipo "call to the dragon",classica cavalcata da power band tedesca (doppia cassa a tuono e via!). Da evitare per chi pensa che tutto questo filone sia gia' stato esplorato a fondo (e meglio) negli 80's, disco consigliato a chi invece non ne ha mai abbastanza dei nuovi Helloween,Gamma Ray,Iron Savior e compagnia bella...In questo caso gli Wizard vi porteranno con loro al fianco della strega Goochan grazie ai maestosi ed orecchiabili chorus abbondantemente presenti in tutto il disco.
In ogni caso va un plauso a questi simpatici tedesconi,onesti mestieranti del power.
Recensione di Alessio Aondio
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