RECENSIONE OGGETTIVA:
Album d'esordio per questa moderna band cesenate che, ha gia' avuto modo di farsi notare come supporto ai Caliban, Extrema, Linea 77 tra gli altri.
Il genere proposto e' quello che va per la maggiore in questo momento, il metal-core, sulla scia di gruppi come Soilwork, ultimi In Flames e Caliban appunto.
Brani quindi abbastanza corti (solo 34 minuti per 9 canzoni) ma dal forte impatto, che spaziano dalle sferzate in stile swedish death con cantato in screaming fino ad arrivare a pezzi arpeggiati e melodici con cantato pulito.
Una nota positiva va spesa per la produzione, efficace e potente, a cura della neonata etichetta bresciana Kolony records, cosi' come per l'artwork in stile Travis Smith che raffigura una divinita' tipo dea Kali che esce dalle fiamme in un fotomontaggio veramente realistico.
Un buon esordio per una band che senz'altro non inventa nulla ma, propone il proprio genere secondo schemi consolidati, se amate il new metal fatelo vostro...buona fortuna ragazzi!
RECENSIONE SOGGETTIVA:
New? Post? Core? mi basta solo sentire una di queste parole per capire che non stiamo per niente parlando di HEAVY METAL come lo si intendeva negli 80's ma come, fortunatamente, moltissimi fans lo intendono ancora oggi.
Ennesimo gruppo per teen-ager fighetti che si credono alternativi ed incazzati, questi Fightcast infatti scopiazzano dai gruppi di punta della scena "false", tipo In Flames,Killswitch Engaged et similia...
I frangenti piu' tirati e in screaming non spaventerebbero nemmeno mia nonna (abituata com'e' a sentire il Thrash della Bay Area!!!), quelli melodici con il cantato pulito, non sono buoni nemmeno per i "momenti intimi" con la morosa anche perche' ci hanno gia' pensato grandissime band Hard Rock a creare atmosfere sentimentali (una ballad a caso degli Whitesnake o degli Scorpions mi dara' ragione...).
Sono contento che sia nata una nuova label lombarda specializzata in Metal come la Kolony records,capace di super produzioni come nel caso di questo disco "fuffa" ma,speriamo che nel rooster dell'etichetta bresciana ci finiscano band si emergenti ma, meritevoli di supporto, e che propongano con passione un genere che viene dal cuore come il VERO HEAVY METAL (ma anche Thrash,Doom e via di questo passo...) e non come il suddetto "metal" core che cavalca solo una moda e non credo proprio che possa durare nei decenni...almeno lo spero!!!
Mi dispiace ragazzi ma a fronte di release come questa divento "tamarro" e intransigente e per chiudere su questa scia arrivo pure a citare i Manowar...
HEAVY METAL...OR NO METAL AT ALL!!!
Recensione di Alessio Aondio
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