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recensione

Correva l’anno 1991, in Canada e precisamente a Montreal un gruppo di ragazzi decise di tributare a loro modo le grandi glorie del death metal che in quel periodo stavano raggiungendo l’apice della loro carriera. Nascono cosi i Kataklysm gruppo che come in molti ben sanno, ci propongono appunto un death metal che vede la corrente europea mischiarsi con quella americana per ottenere un buon risultato estremo che nel corso degli anni non è mai stato accettato a pieno fino all’avvento del nuovo secolo dove la Nuclear Blast decide di offrire un contratto a questi musicisti e lanciarli a piene carte nel panorama del metal dove si mettono subito sulla bocca di tutti grazie alla bravura indiscussa dei componenti e ovviamente alla famosa label che si sa, non si tira indietro quando c’è da diffondere una band della sua scuderia.
Ecco ora qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai viste le doti di questi ragazzacci, è da anni che risentiamo la stessa e identica cosa. Non capisco se la loro è una paura di discostarsi troppo dal sound che li ha caratterizzati o che altro.
Leggendo le dichiarazioni di Maurizio Iacono ci si aspettava chissà quale album, ricco di innovazione, nuove soluzioni musicali e potenza allo stato puro, ma non è cosi !! Appena questo nuovo “Prevail” fa l’ingresso nello stereo e parte la title-track si sente quella strana sensazione di deja vu che già con “In The Arms Of Devastation” si era avvertita, benché il pezzo sia buono in sé, non riesce a trasmettere niente di che e man mano l’ascolto procede ci si accorge che ci troviamo di fronte a dieci tracce “già sentite”, piatte e sulla lunga direi piuttosto noiose benché si presentino con una calibratura piuttosto thrash rispetto ai precedenti lavori. Ma non illudetevi troppo.
Davvero pochi elementi riescono a salvare questo pasticcio. Degni di nota sono soltanto l’ennesima prova perfetta del buon frontman Iacono alla voce che rende accettabili pezzi come “The Chains Of Power” o “Breath To Dominate”, quest ultima arricchita anche da un buon lavoro chitarristico, senza contare la presenza di special guest di eccezione come Pat O’Brien (Canniban Corpse) e Dave Linsk (Overkill) che danno vita seppur per breve ai pezzi in cui appaiono. Se siete conservatori del suono tradizionale allora “Prevail” potrebbe risultarvi anche abbastanza carino e ciò gli fa guadagnare una sufficienza tirata visto che come è già stato detto la qualità dei brani è comunque discreta, se invece come me siete stufi di sentire il solito pezzo ripetuto per quaranta minuti allora state alla larga dalla nona fatica (si fa per dire) della combo canadese.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

1. Prevail
2. Taking The World By Storm
3. The Chains Of Power
4. As Death Lingers
5. Blood In Heaven
6. To The Throne Of Sorrow
7. Breathe To Dominate
8. Tear Down The Kingdom
9. The Vultures Are Watching
10. The Last Effort (Renaissance II)