Ecco i marchigiani Crysalys al loro secondo lavoro, dal nome “White Lotus On Acheron’ Shores”. Si tratta di un EP contenente cinque brani di metal melodico con influenze che spaziano dal thrash al gothic, a cui la giovane band ci aveva già abituati nel suo precedente mini cd autoprodotto. Rispetto a quest’ultimo, il nuovo EP ha una marcia un più: il tutto è ben suonato e realizzato e si nota l’indiscussa capacità di ogni componente, soprattutto ciò che si fa apprezzare di più a un primo ascolto sono le chitarre di Voivoda e Diurno e la voce lirica della cantante ma in un secondo momento ci si rende conto che ognuno di loro ci sa fare. Anche la grafica è ben curata, l’unico problema questa volta è che i ragazzi hanno voluto eccedere, aggiungendo molte idee ed elementi spesso differenti tra di loro che appesantiscono il tutto, finendo per confezionare un calderone pieno di ingredienti quando la cosa migliore da fare a mio modesto parere sarebbe stato continuare a dar prova di capacità tecniche con più naturalezza e semplicità. Nonostante ciò, un passo verso il miglioramento è stato compiuto e con una dose di originalità e qualche buona idea potrebbero in futuro confezionare un lavoro ancora migliore però mi sento di dare un ulteriore consiglio ovvero quello di non permeare ogni canzone di lirica ma lasciare che la notevole voce di Dusk raggiunga le punte più alte solo in piccoli preziosi momenti altrimenti invece che fare da punto forza, finisce per assuefare l’ascoltatore alla sua bella voce e appiattire il susseguirsi delle cinque canzoni stancando l’ascoltatore. Sicuramente la capacità ai componenti del gruppo non manca ma bisogna amalgamare bene il tutto per confezionare un lavoro migliore; la strada presa è buona.
Recensione di Cristina Alexandris
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