I Dreamscape sono una di quelle band cresciute a pane e Dream Theater che verso la fine degli anni novanta, sulla scia di capolavori come “Images & Words”, “Awake” e compagnia, ha prodotto un paio di dischi interessanti capaci, al di là di una certa prevedibilità a livello di songwriting, di mostrare (soprattutto il secondo capitolo “Very”), qualità sopra la media. La band teutonica purtroppo si è persa per alcuni anni per poi tornare con il terzo cantante in tre dischi, due anni orsono con “End Of Silence”. Questo “Revoiced” invece non è il quarto disco del quintetto germanico, ma una semplice rispolverata, dei migliori brani tratti dai primi due dischi del gruppo. La scusa sembra essere quella di aver finalmente trovato il cantante definitivo (ci dobbiamo credere?), tuttavia l’intenzione più probabile sembra quella di voler mostrare a nuovi papabili fan una serie di brani tutt’altro che deprecabili caduti nel dimenticatoio nel corso di questi anni. La nuova produzione come da previsione giova non poco alla resa finale ed anche l’opera di riarrangiamneto sebbene rimanga molto fedele all’originale, appare ben fatta. Note positive anche per il singer Roland Stoll che con la sua ugola espressiva indirizzata sulle tonalità alte, ricorda non poco le gesta del precedente Huby Meisel, convincendo maggiormente rispetto a quest’ultimo per quel che concerne le parti più intense e pacate. Per chi non ha mai ascoltato nulla di questa progressive metal band vecchia maniera, “Revoiced”, potrebbe essere un ottimo acquisto considerando la qualità di brani come “Thorn In My Mind”, “Reborn” o “When Shadows Are Gone” e l’aggiunta di una canzone completamente nuova tratta dall’imminente quarto studio album atteso nei negozi prima della fine dell’anno.
Recensione di Teospire
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