Ahhh, un altro bel disco spazzatura...questi francesi Jenx rientrano a pieno merito nella categoria delle band inutili, ma non solo, riescono loro malgrado a essere anche fastidiosi, tanta e tale e' la penuria compositiva che li avvolge, fatto senza dubbio poco incoraggiante, tenendo conto di avere gia' esaurito le idee al disco d'esordio.
Vorrebbero colmare il buco lasciato da anni (qualitativamente parlando) dagli innovativi Fear Factory? Vorrebbero diventare i Biohazard europei? Vorrebbero rileggere in chiave piu' industriale lo stile di "Roots"? Obbiettivi mancati in pieno tutti e tre,questi "infami" songwriters non riescono a mettere insieme un minuto di canzone coinvolgente,senza risultare triti e ritriti,rifacendosi a quel nu-metal che per fortuna ha gia' raggiunto il suo apice e, logicamente non potra' che scemare (la speranza e' l'ultima a morire)...
Ritornando alla loro "fatica" (o a quella dell'ascoltatore?), la voce di Xav e' sputata a quella di Evan Seinfeld dei Biohazard appunto, le ritmiche spezzettate alla Fear Factory vanno ad unirsi ad improbabili effetti industrial-tribal che neanche il peggior pezzo di Roots avrebbe mai contenuto.
Non mi dilungo oltre, sconsiglio vivamente l'acquisto (ma anche l'ascolto) a chi ascolta Heavy Metal puro et affini, ma stiano attenti anche i fans delle bands sopracitate, poiche' in questo "fuseless" non troveranno citazioni ma veri e propri plagi (mal fatti per giunta).
P.S. Il voto tiene conto della registrazione, sola nota positiva, e del coraggio che ci vuole per far uscire questo disco e spacciarlo come novita' di produzione
Recensione di Alessio Aondio
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