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Resurrection - "Mistaken For Dead " (Massacre Records/Sure Shot Worx)

Line up:

John Astl – Guitar
Paul DeGolyer – Vocals
Scott Patrick – Bass
Jerry Mortellaro – Guitar
Gus Rios - Drums
 

voto:

6
 

recensione

All’inizio degli anni novanta, nell’ondata di gruppi Death che si stavano facendo conoscere con con questo genere allora ancora da scoprire, si tuffarono anche i Resurrection, band della Florida, da cui guarda caso nascono gruppi come Death, Obituary, Morbid Angel e Deicide, giusto per rendere l’idea.
Gli appassionati del genere si ricorderanno dunque di quell’“Embalmed Existence”, datato 1993, che non aveva molto da invidiare a certi lavori delle band sopra citate, attirando infatti l’attenzione di una allora giovane etichetta emergente conosciuta col nome di Nuclear Blast, e trovando ampio spazio e diversi responsi più che positivi su riviste, radio e tv. Da allora non è ben chiaro come questa band si sia persa per strada, sciogliendosi nel 1996 con un solo disco alle spalle. Nel 2005 poi la decisione di tornare a suonare, anche se della formazione originale rimangono solamente cantante e chitarrista, e così finalmente a distanza di quindici anni dal debutto, arriva il secondo album della band, questo “Mistaken For Dead”, che ben rappresenta nel titolo il ritorno dei Resurrection.
Passati alla Massacre Records, lo stile rimane quello inconfondibile marcato Florida. Simile forse più a band come gli Obituary, in nove tracce si condensa tutto quello di cui sono capaci questi cinque americani: dalla aggressività del singer Paul DeGolyer con la sua voce grezza, ai taglienti riff che accompagnano la potente batteria di Gus Rios, il tutto tra ritmi per la maggior parte non eccessivamente veloci, preferendo la tecnica alle accelerazioni sfuriate.
Complessivamente un buon album, in grado di attirare i fans del genere, ma che non verrà certo ricordato come niente di eccezionale, niente di più nè di meno di quanto ci si può aspettare. Bisogna dar merito però alla band, che pur con un disco non ecclatante, torna a farsi vedere dopo oltre un decennio. Per la gioia degli appassionati del Death Metal di una volta.

Recensione di Marco Manzi

tracklist

  1. Coward
  2. Buried Alive
  3. X-ile
  4. Perils Of Burden
  5. Death By Desire
  6. The Deceiver
  7. Ritual Slaughter
  8. Thirst For Flesh
  9. Unholy

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