Ne hanno fatta di strada i bavaresi Equilibrium, dal 2005 con il debutto
"Turis Fratyr" ad oggi, con l'uscita del nuovissimo "Sagas" e con un deal
portato a casa con Nuclear Blast, le carte per sfondare le hanno tutte.
Tutte o quasi, il nuovo "Sagas" è si un buon lavoro ricco di spunti ma
infarcito di troppe influenze facilmente riconoscibili.
Riusciranno i fans di Ensiferum, Korpiklaani o Finntroll ad accettare questa
giovane band nella loro top list? Ed invece chi è più portato verso l'epico
alla Menhir si può accontentare di qualche richiamo tra pompose sinfonie
di tastiera power (con un fortissimo richiamo ai Children of Bodom) e riffing allegri e goliardici?
Tutto è possibile, quel che è certo che con queste domande non voglio
assolutamente sminuire il lavoro degli Equilibrium che dalla loro hanno
dimostrato di possedere doti tecniche, tanto impegno ed una buona dose di
allegria.
Il cantato completamente in tedesco è ostico a noi italiani ma grazie a
formazioni come Rammstein, In Extremo e Die Apokalyptischen Reiter, ormai anche chi
non è del tutto avvezzo a idiomi teutonici è in grado di gustarsi lavori in lingua tedesca.
Si troveranno molto coinvolgenti i brani d'apertura come "Wurzlbert" o "Blut
im Auge", mentre alla lunga il disco rischia di diventare prolisso.
Unica vera e propria "mazzata" è "Mana" traccia strumentale di oltre sedici minuti di durata che non si sarebbe dovuta trovare in chiusura e forse ci stava che non la pubblicassero proprio sul disco.
Gli Equilibrium faranno un tour promozionale in autunno, band come queste esprimono tutto il loro potenziale in sede live, quindi dopo aver ascoltato il disco è consigliabile una visione dal vivo.
Recensione di Paolo Manzi
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