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recensione

Spite Extreme Wing è sinonimo di grande musica, ed ora che pare siamo giunti al canto del cigno, il gruppo italico non poteva che stupirci realizzando ancora una volta un album capolavoro.
Su Vltra tutto è curato alla perfezione e tutto è originale a partire dalla cover, che mai e poi mai farebbe pensare di trovarci di fronte ad un album che ha le sue radici affondate nel black metal. E così è pure l’avanguardistico videoclip promozionale.
Il sound SEW è tutt’altro che agghiacciante, tutto suona molto caldo, pieno, sembra quasi di ascoltare un album registrato in vinile e il songwriting è spaziale: su basi black metal si passa da parti estremamente progressive a tratti thrash, senza mai perdere di vista il filo conduttore della loro musica, il marchio Spite Extreme Wings.
Che dire dei testi? Inutile negare che rappresentano una componente fondamentale per il combo genovese ed anche questa volta i temi trattati sono profondi e culturalmente elevati, si passa dalla filosofia allegorica, al classicismo passando per lyrics che narrano della storia italica o trattano del viaggio introspettivo.
E la chiusura dell’album rappresenta il genio di Argento: la cover di “Helter Skelter” dei Beatles, sulla quale canta Herr Morbid dei Forgotten Tomb. Un remake che non ti aspetteresti mai, ma che si inserisce perfettamente nel contesto di Vltra.
E se davvero siamo di fronte alla morte della band, possiamo dire che abbiamo perso dei grandissimi artisti.
Fatelo vostro! Subito!

Recensione di Dimitri Borellini

tracklist

1. I
2. II
3. III
4. IV
5. V
6. VI
7. VII
8. VIII
9. IX
10. X