Devo ammettere che era da un po' di tempo che non seguivo più Alice Cooper ed eccomi qui con questo nuovo disco da recensire. Gli ultimi lavori non erano stati male, ma mi avevano dato l'impressione di essere troppo orientati verso quello che era un suono molto '70. Questo Along came a Spider invece risulta una giusta commistione dei lavori del singer ormai attivo da fine anni '60 (questo è il suo 25 album in studio!).
Un disco fresco e piacevole e sopratutto ROCK!! Con una buona produzione è l'ideale per lunghi viaggi in macchina (magari verso la volta di qualche bel festival estivo!).
Il disco è un concept che gira intorno ad un serial killer e la sua vicenda che ben si lega alla presentazione oscura, quasi gotica e molto teatrale (su tutte la conclusiva I am the Spider) che ormai è caratteristica delle produzioni del singer statunitense.
Ovviamente le parti più catchy sono quelle che risentono delle influenze anni '80 con ritornelli accattivanti e facili da assimilare ( I'm hungry ma anche la opener I know Where You Live... così come Catch me If your Can).
Miglior brani sono sicuramente (In Touch With) Your Feminine Side, in pieno stile Kiss - con un fraseggio di chitarra nel bel mezzo della canzone che non so come ma mi ha rimandato agli Extreme di “III sides of both story” - e Wrapped In Silk.
Molto bella poi la ballad Killed by Love (ma solo io sento forti influenze Eagles? Leggi “Hotel California” et similia...). Da segnalare l'apporto di Slash in Vengeance is Mine.
E ancora una volta i “vecchi“ hanno da insegnare molto...
Approvato. Fatelo vostro!
Recensione di RIG
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