I Sonic Syndicate si adeguano ai ritmi dell’industria discografica e sfornano il terzo disco della loro carriera (il secondo sotto Nuclear Blast), ad un anno di distanza dal precedente “Only Inhuman”.
La band svedese fondata dai tre fratelli Sjunnesson (Richard alla voce, Roger e Robin alle chitarre), alla quale vanno aggiunti altri tre elementi, segue la tendenza del precedente lavoro dando al metalcore di inizio carriera una chiara impronta melodica al limite dell’emo. Inutile dire che la proposta è assolutamente priva di originalità e và a ricalcare quanto fatto da In Flames e Soilwork per quanto riguarda il riffing delle strofe, mentre nelle zuccherose melodie presenti nei ritornelli troviamo riferimenti riconducibili a band quali primi Funeral For A Friend. Ineccepibile la produzione pulita e potente quanto basta per il genere, il vero cancro di “Love And Other Disasters” è l’appiattimento del songwriting evidenziato da una serie di brani che pare costruito a tavolino senza un briciolo di personalità. Si salvano dalla mediocrità generale soltanto “Power Shift” e “Hellgate: Worcester”, mentre il resto delle songs procede inesorabilmente con la formula strofa incazzata e ritornello strappalacrime senza distinzioni alcune. Gli unici cambi di passo la band li esegue manco a dirlo per le ballate d’obbligo che rispondono ai nomi di “My Escape” e “Contradiction”; siamo certi che un paio di ritornelli azzeccati e un immagine trandy non facciano più effetto neppure sull’adolescente più ingenuo.
Recensione di Teospire
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.