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elenco recensioni

Slipknot - "All Hope Is Gone" (Roadrunner Records/Warner Bros.)

Line up:

#8 Corey Taylor - Voce
#1 Joey Jordison - Batteria
#7 Mick Thomson - Chitarra
#4 James Root - Chitarra
#2 Paul Gray - Basso
#6 Shawn “Clown” Crahan - percussioni, voci
#3 Chris Fehn - percussioni, voci
#5 Craig “133” Jones - sampler
#0 Sid Wilson - Dj
 

voto:

9
 

recensione

Dopo lo studio report che aveva sancito la bellezza indiscussa di questo disco è tempo di una recensione meno impulsive e più analitica, che lascia tuttavia invariato il risultato finale: All Hope is Gone è un disco meraviglioso. Alla faccia di tutti i detrattori gli Slipknot hanno confezionato un successore di Vol. 3 che tutto ha fuorché la caratteristica del “disco di transizione” che segue al classico capolavoro di una band. Si dice solitamente che il terzo disco sia sempre il migliore e probabilmente Vol. 3 è un gradino sopra, ma la nuova release degli Slipknot tiene testa a tutte le altre uscite di questo 2008 e probabilmente le surclassa, contendendo a “Death Magnetic” il titolo di “best metal album” sia artisticamente che in termini di vendite. I nove di Des Moines si sono dimenticati molte delle frivolezze nu-metal che li accompagnavano e hanno prodotto un disco che suona piu’ metal di tutti gli altri tre, nonostante la criticata virata verso sonorità alla Stone Sour (giusto su un paio di pezzi tra l’altro). Canzoni come l’opener “Gematria”, violentissima e pronta a fare saltare i fan al concerto del 18 novembre, oppure la successiva e fantastica “Sulfur” (con dei tom scordati come effetto!), piuttosto che la preferita di chi scrive “Dead Memories”, “Psychosocial” (che nel complesso appare molto meno commerciale rispetto al singolo), l’indescrivibile “Vendetta” e la disperata “Snuff” – ballata emotiva e sofferente che contiene tutte le esperienze di vita di Mr. Corey Taylor - sono gli ingredienti perfetti per confezionare il nuovo capolavoro targato Slipknot. I musicisti sono a dir poco validi, esperti, pieni di gusto, Corey Taylor dietro al microfono è il solito Taylor – forse ancora più cattivo - e nessuno vorrebbe vederlo mai cambiare! Il disco in edizione classica si chiude con l’ormai nota “All Hope is Gone”, sicuramente un must per i prossimi live. Tuttavia l’edizione limitata offre delle chicce in più: un inutile remix di Vermilion pt. 2 (unica nota stonata assieme a Butcher’s Hook) ma anche la buona “Child of Burning Time” e la stupenda “Til we Die”. Inotre si consiglia vivamente la visione del Dvd, alquanto allucinante, interessante e a tratti divertente…ma soprattutto angosciante e capace di farti aspettare che da un momento all’altro salti fuori un certo Leatherface per fare secchi tutti e nove gli Slipknot…anche se probabilmente anche il protagonista di “Texas Chainsaw Massacre” troverebbe più interessante l’idea di diventare il capo dei Maggots. Battute a parte, questo disco è consigliato e riconsigliato anche dopo cento ascolti. Se si vuole cercare qualcosa di nuovo nel 2008 metal, questo è IL DISCO da avere.

Recensione di Riccardo “Rik” Canato

tracklist

  1. .execute.
  2. Gematria (The Killing Name)
  3. Sulfur
  4. Psychosocial
  5. Dead Memories
  6. Vendetta
  7. Butcher’s Hook
  8. Gehenna
  9. This Cold Black
  10. Wherein Lies Continue
  11. Snuff
  12. All Hope is Gone
  13. Child of burning Time - bonus track
  14. Vermilion pt.2 (Bloodstone Mix) - bonus track
  15. Til we Die - bonus track

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