Il nome Neptune racchiude insieme cinque giovani italiani unitisi (cambi di line up a parte) nel 2000 a Verona, con lo scopo di metter su una death metal band influenzata dalla scuola svedese come In Flames e Dark Tranquillity. Per quanto riguarda i concerti, il 2005 fu l'anno delle soddisfazioni per il gruppo con l'esibizione durante il Metalcamp. La strada che però i giovani hanno intrapreso è lievemente diversa, risultando molto più
hardcore-rock che altro. Le sonorità che gli italianissimi ci propognono in "Acts of
Supremacy" non sono la cosa più originale ed innovativa del mondo ma l'ottima qualità
audio e la tecnica dei ragazzi sanno essere molto convincenti. I riffing sono taglienti, il cantato varia in modo capace dal pulito allo screaming, i cambi di tempi non mancano e
le tastiere donano dei momenti melodici che si fanno ascoltare volentieri. Benchè il
quintetto risulti spesso troppo ripetitivo e simile a se' stesso, tra tutti i nove brani
particolarmente piacevoli sono le canzoni "Stereogram of Convulsion" e "Machinegun Revolution". Insomma, essendo il primo full-lenght per i Neptune, non si può certamente
parlare di un esito negativo ma per il futuro ci aspettiamo ancora di più.
Recensione di Cristina Alexandris
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.