Les Larmens Du Tyran è un viaggio musicale verso un mondo innevato e distante. E' un
album dal contenuto fine destinato ai sognatori notturni ed assolutamente inadatto
all'orecchio dei rudi metallers in cerca di semplice rumore o fomento. Si tratta di un
album che in realtà è la ristampa del demo autoprodotto nel 2005, scoperto dalla
nostrana Slava Satan Records. Dietro all'ideazione e alla realizzazione di questo progetto
c'è il francese Sacrystia, un musicista che ha creato melodie malinconiche con piano e
tastiera, supportato da chitarre distorte e voci lamentose, un mix perfetto di angoscia e
solitudine. Si tratta di un Distant Black Metal dal suono sporco e dalle atmosfere gelide
dove i testi sono la costante nostalgica e poetica urlata alla luna in una notte qualsiasi
di solitudine. Ma procediamo con ordine: il tutto ha inizio con una melodica e cupa intro
della durata di un minuto e mezzo circa, che cede subito il posto alla title track, una
canzone dai toni tipicamente depressive e dai riff lenti. La voce è un lamento struggente
capace di far immedesimare ogni animo oscuro avvezzo a quello stato d'animo, la
batteria è ripetitiva, la chitarra e il basso claustrofobici. Non manca il piano che anzi,
funge da punto di forza impreziosendo il suono con rare ma deliziose note che cadenzano
come lacrime il lamentoso pianto. E' ora la volta di Le Culte De La Lune, una specie di
inno pagano a colei che in cielo brilla di luce riflessa (fantastica a riguardo la scelta delle
immagini all'interno del booklet, semplice ma azzeccata). Andando avanti con l'ascolto, il
sound si fa ora più dark ambient cadenzato, ora più oscuro e urlato, ora più lento e
malinconico ma in definitiva l'idea generale rimane praticamente la stessa per tutta la
durata dell'album e questo forse è l'unico neo di quest'album poichè potrebbe correre il
rischio di stancare l'ascoltatore. Tuttavia trovo ottima la scelta di inserire il pianoforte in
tutti i nove brani poichè capace di amalgamarsi all'insieme in un modo perfetto. Per lo
stesso motivo trovo notevole il tocco gotico dell'organo nella traccia di chiusura, Dans
L'Ombre De La Faucheuse. Sono davvero curiosa di ascoltare in che modo evolverà il
tutto.
Recensione di Cristina Alexandris
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.