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Holy Martyr - "Hellenic Warrior Spirit" (Dragonheart/Audioglobe)

Line up:

Alex Mereu - Voce
Ivano Spiga - Chitarra ritmica e solista
Eros Melis - Chitarra ritmica e solista
Rob Frau - Basso
Daniele Ferru - Batteria
 

voto:

9
 

recensione

"Hellenic Warrior Spirit", già il nome la dice lunga su quel che ci si deve aspettare da questo nuovo lavoro targato Holy Martyr. Un concept di 11 tracce incentrato sulle vicende di Sparta che si concluderà con la famosa battaglia delle Termopili. Un disco che riprende l'idea ed alcune tracce registrate ex novo dall'Ep autoprodotto "Hail to Hellas" datato 2003 anticipando così di parecchio tempo anche l'uscita del celebre film "300". L'idea di un concept sulla Grecia, sulle eroiche gesta dei soldati spartani è sempre stata cara ad Ivano Spiga e compagni e ben si addice all'epic metal di matrice ottantiana che in queso caso la band decide di impreziosire con elementi prog, folk e doom.
Rispetto al debut "Still at War" ritroviamo una band ancor più matura, che riesce ad aggiustare maggiormente il tiro dimostrando di aver raggiunto un notevole livello tencico/compositivo ed un'eccellente versatilità musicale. Si passia da brani potenti, carichi di emotività come la opener "Spartan Phalanx" a momenti più intensi dove alla chitarra dell'ottimo musicista Ivano si affianca in tutta la sua magnificenza la voce di Alex Mereu, a tratti malinconica come in "Hellenic Valour" o in "Kamari, Andreia, Polemos" o decisa e grintosa vedasi "The Lion of Sparta".
Uno dei momenti salienti del disco si raggiunge dopo la metà con "The Call to Arms", come ultimo regalo la stessa song viene rivista in chiave acustica e cantata in lingua greca nell'ultima traccia "To Kalesma Sta Opla".
"Hellenic Warrior Spirit" rappresenta senza ombra di dubbio notevole passo in avanti di tutta la band, una formazione che possiamo annoverare tra i patromoni musicali del nostro paese.
Un disco davvero intenso e ben suonato, che può vantare, come nel caso della precedente release, un'ottima produzione, non troppo pulita in modo da lasciare qualche atmosfera stile eighties quel tanto che basta per poter paragonare gli Holy Martyr ai maestri del passato!

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. March
  2. Spartan Phalanx
  3. Lakedaimon
  4. H'Tan H'Epi Tas
  5. Hellenic Valour
  6. Kamari, Andreia, Polemos
  7. The Call to Arms
  8. Molon Labe
  9. Defenders in the Name of Hellas
  10. The Lion of Sparta
  11. To Kalesma Sta Opla

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