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Falchion - "Chronicles of The Dead" (Massacre Records/***)

Line up:

Juho Kauppinen - Lead guitar and vocals
Miikka Tulimäki - Guitar
Matti Johansson - Drums
Janne Kielinen - Bass
 

voto:

8,5
 

recensione

A tre anni dal buon debutto "Legacy of Heatens" pubblicato dalla misconosciuta World Chaos Production, esce il nuovo lavoro targato Falchion.
"Chronicles of Dead" può vantare la presenza di due membri dei compatrioti Korpiklaani Juho Kauppinen (Fisarmonica) e Matti Johansson (batteria).
Effetivamente la band in sé può essre vista come una sorta di progetto parallelo messo in piedi dal frontman Juho che in questo caso si occupa di chitarra e voce.
Registrato presso gli Adamantium Studios di Tampere nel marzo 2008 il platter è poi passato nelle mani di Mika Jussila dei prestigiosi Finnvox Studios di Helsinki per la fase di masterizzazione.
Il risultato lo si evince dalla prime note, i suoni sono perfetti e ben bilanciati, un notevole passo in avanti rispetto al già buon lavoro fatto con il primo disco.
Sul piano musicale si nota un inasprimento delle sonorità che, a parte qualche passaggio folk, può essere accostato ad un death melodico. Va da sé invece il discorso chitarra solista suonata dal main man Juho Kauppinen che richiama Wintersun, Ensiferum e i primi Children of Bodom. Guitar solos di elevata capacità tencnica che irrompono prepotentemente in tutte le songs arricchendo un lavoro notevole già di per sé.
Il primo "schiaffo" arriva in apertura con "Primitive Again", canzone che punta tutto su ritmiche assassine, arpeggi intricati e potenza, probabilmente il miglior pezzo di tutto l'intero platter.
La successiva "Chronicles of The Dead" viaggia su di un middle tempo che lascia spazio a voce e chitarra.
Ottimo il lavoro su "Shadows in the Wasteland" dove lo scream di Kauppinen assume toni grottesschi e le chitarre passano da taglienti riffs death ad atmosfere dal taglio orientaleggiante con grande naturalezza.
Perde forse un pò in originalità la trama di "Kingdom Of Dust" dove è la chitarra solista a dominare, mentre la scontatezza del ritornello viene rimarcata dall'eccessiva ridondanza in fase conclusiva.
Esattamente a metà platter trova spazio una traccia completamente strumentale, ennesima sfoggia di maestria del guitar player che non perde occasione di mettersi in mostra con ottimi risultati.
"Shades of Gray" si muove sulla falsa riga della opener ma su ritmiche più lente, il tagliente ed incazzato scream si intreccia ad un grottesco growl e le chitarre assumono toni più classicamente heavy.
Manca poco alla fine del disco, l'originalità comincia a venir meno e così è immpossibile non paragonare "Dying Dreams" sia come rimtiche, suoni ed effetti di chitarra, ad una qualunque classica song targata Ensiferum, ben suonata ma forse un pò fuori luogo in un contesto che fino a questo momento si era retto sulle proprie gambe evitando con maestria paragoni con altri gruppi.
Arriva poi un'altra lezione di chitarra con "Mayhem Machine" altro brano interamente strumentale, che Juho voglia diventare una sorta Loureiro finlandese? Bhé le carte in regola ci sono.
Si chiude il lavoro con "Evolution in Reverse", l'attacco è ancora paragonabile a qualcosa di già sentito sul debut degli Ensiferum, fortunatamente bastano pochi secondi per ritrovare un'altra dimensione, quella che ha caratterizzato il disco dalle prime battute, salvandosi in corner e concludendo nel migliore dei modi un capitolo musicale che probabilmente entrerà nella top 10 2008 di molti metalheads.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. Primitive Again
  2. Chronicles Of The Dead
  3. Shadows in The Wasteland
  4. Kingdom Of Dust
  5. Desert Breeze
  6. Shades Of Grey
  7. Dying Dreams
  8. Mayhem Machine
  9. Evolution In Reverse

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