Dopo un interessante album interamente autofinanziato, gli Isklad, strappano un contratto
alla Indie Recordings che produce e promuove questo nuovo lavoro, “Revelations Of Reckoning
Day”.
Questo combo norvegese, non si tratta che di un semplice duo, che fa delle melodie e degli
arrangiamenti il suo punto di forza. Si perchè, effettivamente, è difficile catalogare il
sound degli Iskald, in quanto spazia tra il black più melodico, al death progressivo degli
Opeth, fino a giungere a momenti ricchi di significativa epicità, come nel caso di “A Breath Of
Apocalypse”.
I passaggi con ritmiche serrate si possono invece apprezzare altrove, come sull'interessante
“The Orphanage”.
Una pecca dell'album, se vogliamo, è la registrazione, decisamente, troppo piatta e pulita,
tuttavia, il grande lavoro a livello di arrangiamento sopperisce anche questo aspetto.
Simon Larsen e Aage André Krekling hanno tutto il tempo per crescere ancora, ma le fondamenta sembrano decisamente solide!
Recensione di Dimitri Borellini
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