Quindicesimo disco all'attivo per il platinato Heavy Metaller teutonico Mat Sinner e la sua band omonima.
Certo, per chi conosce già il veterano Mat e la musica proposta dal suo gruppo, non c'è la benché minima novità, è bene sottolinearlo, per chi invece si accostasse solo adesso a questa band, va detto ad onor del vero che sono una delle più oneste e tenaci ma anche misconosciute del panorama Heavy Metal europeo.
Nel senso che Herr Sinner propone da 25 lunghi anni la stessa musica con passione e appunto onestà, lo si capisce subito dalla title track, fulgido esempio di Heavy tedesco condito dalla la giusta dose di melodia che non guasta mai.
E' sempre la voce sgraziata e virile del frontman a menare le danze per tutta la durata dell'album, che ha rarissimi cali di tensione, tensione che viene mantenuta alta con pezzi classici come "The dog", "Revolution" (con un flavour molto The Cult) oppure la più tirata "Fist to face".
Niente di nuovo in casa Sinner quindi, tranne questa manciata di nuovi pezzi che non mancheranno di infiammare gli audience che fanno del metal non troppo spinto il loro pane quotidiano, a proposito passeranno anche a Milano questo autunno accompagnati da un'altra icona fresca di release come Ross the Boss.
Tornando a "Crash & burn", ci sono da segnalare ancora un paio di bei pezzi tipo il bel lentone "Until it hurts" o la molto Thin Lizzyana "Connection" che sicuramente vi farà tornare alla mente il caldo Hard Rock della band irlandese.
Ultima nota, il disco è ben suonato e ben prodotto, cosa che non fa che migliorare l'impatto e la freschezza dei nuovi pezzi targati Sinner, sicuramente non si tratta di un capolavoro ma senz'altro di 45 minuti di musica senza fronzoli ne contaminazioni!
Recensione di Alessio Aondio
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