Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Recensioni » Bloodbath - "The Fathomless Mastery" (Peaceville Records/Halidon)
elenco recensioni

Bloodbath - "The Fathomless Mastery" (Peaceville Records/Halidon)

Line up:

Mikael Åkerfeldt - Voce
Anders "Blakkheim" Nyström - Chitarra
Per "Sodomizer" Eriksson - Chitarra
Jonas Renkse - Basso
Martin "Axe" Axenrot - Batteria
 

voto:

8
 

recensione

Eccolo il successore del magnifico “Nightmares Made Flesh”, dove vedeva membri del calibro Peter Tägtgren (Hypocrisy, Pain) alla voce, e “l’uomo orchestra” e i suoi innumerevoli progetti, Dan Swanö alla chitarra. Costretti ad abbandonare per gli ultra impegni in terra nordica, in questo “The Fathomless Mastery” si vede il ritorno di Mikael Åkerfeldt (Opeth, ma qui decisamente in altro contesto..), presente infatti già nel primo “Resurrection Through Carnage”, di qualità decisamente minore ai successivi due full-length. Questo terzo lavoro della band, nata come un progetto di “swedish all stars”, di cui ne fanno parte membri dei sopra citati Opeth, Katatonia e Diabolical Masquerade, è decisamente di ottimo livello, sopra ogni aspettattiva, cercando di uscire un po’ dalle tanto rinomate sonorità death svedesi, e andando a cercare un sound d’oltre oceano, alla Morbid Angel per intenderci, sperimentando qualcosa di nuovo per la band e, direi, riuscendoci alla grande, ma sempre e comunque rimanendo ben inchiodati alle loro radici della tanto amata patria. Il risultato è un death metal con le palle, dove la migliore tecnica non manca sicuramente, ferocità e malignità si uniscono, e dove a tratti prendono pausa riff così cadenzati da perdere decisamente la testa in headbanging! Decisamente convincente il lavoro dietro il microfono di Mikael, e non da meno sicuramente anche quello degli altri membri.
Spiccano brani come l’opener “At the behest of their death”, la pesantissima “ Mock the cross” terminata con una inquietante campana a morte, la tecnicissima “Iesous”, “Hades rising” dove alla fine si concedono un’eccezionale lavoro di chitarre creando una profonda melodia malinconica e la conclusiva “Wretched human mirror” con una struttura che si avvicina quasi al sound slayeriano più estremo.
Sicuramente uno dei migliori album del genere in questo 2008, ma l’idea di un tour non so se gli passerà per la testa, ma l’esibizione in qualche festival estivo del 2009 penso e spero proprio che lo concederanno ai tanti e non pochi fan.

Recensione di Flavio Castagnoli

tracklist

  1. At the Behest of Their Death
  2. Process of Disillumination
  3. Slaughtering the Will to Live
  4. Mock the Cross
  5. Treasonous
  6. Iesous
  7. Drink From the Cup of Heresy
  8. Devouring the Feeble
  9. Earthrot
  10. Hades Rising
  11. Wretched Human Mirror

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com