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Unitopia - "The Garden" (Inside Out / SPV Records/Audioglobe)

Line up:

Mark Trueack - voce
Sean Timms - tastiere, chitarra acustica
Matt Williams - chitarra
Shireen Khemlani - basso
Monty Ruggiero - batteria
Tim Irrgang - percussioni
 

voto:

7,5
 

recensione

A dirla tutta, è la prima band di prog rock tout court australiana della quale sento parlare, abituati come siamo al Rock 'n' Roll più godereccio e festaiolo proveniente dalla terra dei canguri, AC/DC e Rose Tattoo in primis.
La band Unitopia è un progetto musicale che nasce nel '97 per mano del singer Mark Trueack e del tastierista Sean Timms, ma che vede esordire su cd soltanto nel 2005 col debut album "More than a dream", seguito da un paio di ep, si arriva finalmente a questo "The garden", fresco di stampa, che si propone come un'ambiziosa composizione che si snoda nei meandri del progressivo per ben 100 minuti, divisi ovviamente su due platter.
Che dire, agli amanti dei gruppi storici inglesi del prog anni '70, questo "The garden" suonerà tremendamente bello, infatti a mio avviso la più grande fonte di ispirazione del sestetto australiano sono quei Jethro Tull che tanto hanno contribuito nella storia di questo genere "serio".
La somiglianza più marcata è senz'altro il timbro vocale di Mark, che ricorda molto il menestrello Jan Anderson, come potete sentire subito nella title track, una suite di 22 minuti che tocca addirittura pop e flamenco!
E' proprio questa la grande dote degli Unitopia, il saper mescolare generi totalmente diversi tra loro ma, sempre con gusto sopraffino e senza mai eccedere nei tecnicismi cervellotici che troppo spesso appesantiscono questa branca del rock, rendendo così il loro prodotto più fruibile, anche se ovviamente non adatto a tutti i palati. Forse l'unica cosa che si potrebbe appuntare ad un disco così di classe, è il fatto che la band non pigia quasi mai sull'accelleratore, ovviamente non pretendo passaggi Thrash, ma soltanto qualche soluzione più dinamica, anche perchè quando i nostri decidono sporadicamente di adottarla, risultano veramente apprezzabili, vedi l'intermezzo elettrico di "Angeliqua" oppure in "Inside the power".
Anche il secondo cd regala momenti elevati come la lunga e introduttiva "Journey's friend" oppure la più sognatrice "This life", in un album dove tutto, ma proprio tutto, inteso come strumenti, come il basso fretless, banjo, campane tubolari, percussioni, xilofono e quant' altro, contribuisce nel proprio piccolo a creare quell'atmosfera sognante e meditativa che aleggia per tutta la durata dell'opera.
Concludo dicendo che ogni tanto ci vogliono dischi come questo, col quale una band come gli Unitopia, dal gusto insindacabilmente alto, riescono a riconciliarti con la musica, se si è disposti però a farsi trascinare come in questo caso nell'intricato (ma sempre luminoso) labirinto ricreato per le nostre orecchie.

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. CD 1:
  2. One Day
  3. The Garden
  4. Angeliqua
  5. Here I Am
  6. I wish I a could fly
  7. Inside the power
  8. CD 2:
  9. Journey's friend
  10. Give and take
  11. When I'm down
  12. This Life
  13. Love never ends
  14. So far away
  15. Don't give up love
  16. 321

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