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recensione

I Collapse Within si presentano al loro esordio con pochi giri di parole, l’obbiettivo dei milanesi infatti è esclusivamente quello di suonare del death metal non buttato là tanto per fare casino, quanto per dimostrare il massiccio bagaglio tecnico che può vantare un genere come questo. Forti del contratto con l’italianissima Punishment 18 Records la band capitanata dal vocals Jericho dà alla luce questo “Worldwide Extinction”, album a metà strada tra il death più tecnico alla Death e quello invece più possente e diretto dei Kataklysm, miscelando ottimamente le principali caratteristiche di questi due super gruppi, dalle ottime combinazioni d’alternanza della doppia cassa al suono delle chitarre, a tratti più groovy e per altri tratti decisamente più brutali, metteteci poi le linee vocali che rimbalzano dallo screaming puro Iacono style e ruggiti grotteschi rimandanti a Chris Barnes nel suo periodo ai Cannibal Corpse e avete perfettamente inquadrato il loro stile di musica.
Il quintetto ha talento da vendere ma l’esperienza manca e ciò si fa notevolmente sentire, infatti seppur i pezzi in sé risultino piacevoli e azzeccati soprattutto la tecnicissima titletrack o la ben più poderosa “Dead Marchin’ Colony”, l’eccessiva lunghezza del disco pesa parecchio (38 minuti per un genere cosi complesso sono forse un po’ troppi) e di conseguenza la parte finale rischia di annoiare non poco gli ascoltatori più esigenti. Un piccolo errore di inesperienza che dunque darà un po’ fastidio ma questi ragazzi hanno delle ottime capacità e sono sicuro che in un prossimo futuro lavoreranno al meglio per risultare più fluidi, per ora avanti cosi !! la strada è quella giusta e la Punishment ha centrato in pieno la sua nuova scelta.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

1. Magnitudo (Intro)
2. The Beginning Of The End (The Prologue)
3. Animal Cannibal
4. Worldwide Extinction
5. Dead Marchin' Colony
6. Collapse Within
7. Consciousness (Day Zero)
8. Desolation
9. Consequential Creation
10. Last Lost Outpost
11. Tiranidem (Interlude)
12. Horizons Of Death (The Epilogue)