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Gordian Knot - "Emergent" (Sensory/Lucretia)

Line up:

Sean Malone : Bass, Stick, Ebow, Guitar, Keyboard, Loops, Vocals
Sean Reinert : V-drum, Drums
Bill Bruford : Drums
Jason Gobel : Guitars
Paul Masvidal : Guitars
Jim Matheos : Guitars
Steve Hackett : Guitars
Sonia Lynn : Additional Vocals
 

voto:

8,5
 

recensione

Emergent è il secondo album a nome Gordian Knot per il noto bassista Sean Malone, turnista in grandi gruppi quali Cynic e Aghora. Come nel caso del primo omonimo album Sean si fà accompagnare da eccelsi musicisti quali Sean Reinert (da sempre con lui in più e più progetti) e Bill Bruford (King Crimson) alla batteria, Steve Hackett (Genesis), Paul Masvidal (Cynic, Portal), Jim Matheos (Fates Warning) e il fido Jason Gobel (Cynic, Portal) alle chitarre e Snoia Lynn autrice dell'unica parte cantata del cd. L'album è interamente strumentale tranne che per una piccola parte campionata in "Singing Deep Mountain " e Malon lo descrive come: "Instrumental music written from a vocal perspective". Infatti sono gli splendidi soli e le notevoli parti strumentali a farla da padrone. Da notare come quest'album sia studiato e non una semplice jam tra grandissimi e preparatissimi musicisti come potrebbe sembrare vedendo i nomi coinvolti. Ogni brano ha una "storia", una proprio struttura, una propria "orecchiabilità". La partenza è affidata ad "Arsis" per il solo basso fretless di Malone che ci porta alle pesanti ritmiche di "Muttersprache" in cui Hackett e Gobel esibiscono tutta la loro bravura, tessendo intricate melodie sopra le ottime parti di Reinert. La successiva "A Shaman's Wishper" vede riemergere gli storici Cynic al gran completo e si pone come uno dei brani più intressanti del lotto. In "Fischer's Gambit" a farla da padrone è l'acustica di Jim Matheos mentre la seguente "Grace" è la versione live dell'omonimo brano presente sul primo album, con lo stick di Malone che incanta. Da segnalare il "duello" tra Malone e Bruford nella stupenda "The Brook The Ocean". Non mi dilungo di più sui brani perchè è giusto che ognuno li scopra da sè, trovando in ognuno di essi la loro personale particolarità. Sicuramente un album non accessibile a tutti ma solo agli amanti della musica strumentale.

Recensione di Simone Bonetti

tracklist

  1. Arsis
  2. Muttersprache
  3. A Shaman's Whisper
  4. Fischer's Gambit
  5. Grace (live)
  6. Some Brighter Thing
  7. The Brook The Ocean
  8. Singing Deep Mountain

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