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recensione

Sin dall' opener "Erased" si capisce subito che i piemontesi Alltheniko sono tornati alla grande, sicuramente per non fare prigionieri!
Il bello di questa band, arrivata al secondo full lenght sempre sotto l'integerrima egida della My Graveyard, è che non è facilmente classificabile poichè tocca vari generi, sempre old-fashioned intendiamoci, come il Thrash, esempio ne sono le prime 2 tracce, il power di stampo americano grazie all'ugola di Dave Nightfight che, quando sale è veramente agguerrita e mai banale nelle linee vocali, anche nei passaggi più melodici, per sfociare di tanto in tanto nel più classico Heavy Metal.
Di certo al trio proveniente da Oldenico (ecco svelato l'arcano che si cela dietro lo strano monicker...) non manca la potenza, vero filo conduttore di questo "Devasterpiece", sentitevi la epica "Thunder and steel" per credere, come non manca una vena ironica che non fa mai male nel nostro genere, e che aiuta a sdrammatizzare gli scenari sanguinolenti descritti molto spesso nei testi Heavy o Thrash, questa vena è palesata nel testo di "I'm a fuckin' zombie", curioso intermezzo il cui testo è composto dalle parole più abusate da chi vive di "Jeans e pelle", come le varie "Blood, sword, thunder, hail" e appunto "Metal", veramente divertente!
Parlando ancora del disco, non c'è un pezzo che stoni tra le 11 tracce che compongono "Devasterpiece", da citare senz'altro "Law of the stronger", per la quale è stato girato anche un videoclip che potrete vedere direttamente dal cd, oppure "Metal unchained", fiammeggiante inno sulla scia del sempre caro speed tedesco di band tipo Stormwitch tanto per intenderci... o ancora la battagliera "Fell the power" che ricalca i sempre benvenuti clichè da "Guerrieri del Metallo".
In ogni caso gli Alltheniko ci sanno fare nell'intrattenere chi ancora crede che per fare del buon Heavy Metal ci vogliano soltanto passione e sudore, beninteso che alla band non manca nemmeno una discreta dote tecnica soprattutto per quanto riguarda la chitarra di Joe Boneshaker, capace di coniare riffs granitici e solos al fulmicotone, e inserendo all'occorrenza anche un sottile contorno di tastiera, utile per arricchire il sound del trio piemontese.
In definitiva un bel disco da sparare a tutto volume per irritare i vicini, ricordandoci che anche da noi c'è una valida scena Heavy Metal, e che band come gli Alltheniko, fortunatamente non inventando nulla di nuovo ma, avendo una grande attitudine, vanno premiate e supportate senza la minima esitazione!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. Erased
2. The evil forces
3. Thunder and steel
4. Law of the stronger
5. Devasterpiece
6. Metal unchained
7. Rise and fall
8. I'm a fuckin zombie
9. Feel the power
10. When this demon's coming
11. The godfather