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Cynic - "Traced In Air" (Season Of Mist/Audioglobe)

Line up:

Paul Masvidal - Guitars, Vocals
Sean Reinert - Drums, Keyboards
Sean Malone - Bass
Tymon Kruidenier - Guitars, Vocals
 

voto:

8,5
 

recensione

Sono passati quindici lunghi anni da quando il leggendario “Focus” venne pubblicato nei negozi segnando cosi un pezzo di storia del death metal più tecnico e sperimentale, poi dopo troppo tempo di silenzio ecco che tornano sulle scene i Cynic, prima con la reunion e poi con l’annuncio del nuovo album al quale, ironia della sorte, viene ritardata la data di pubblicazione di un paio di settimane. Sembra proprio un epopea senza fine e invece eccoci qui, finalmente possiamo ascoltare il secondo lavoro della geniale band del buon Paul Masvidal.
Sono consapevole che in molti sono in attesa di una risposta alla seguente domanda: “è all’altezza di Focus?”, prima di tutto c’è da dire di non aspettarsi una parte II di quel signor disco, ma penso che i fan più fedeli ne sono a conoscenza, ricordiamoci poi che in questi lunghi anni lontani dal monicker che li ha resi un’icona, Paul & soci hanno intrapreso strade totalmente progressive come per esempio gli Aeon Spoke o i Portal, quindi potete benissimo immaginarvi quello che ha da offrirci questo “Traced In Air”.
Da Musicisti con la M maiuscola, i nostri hanno tirato fuori dal cilindro un ritorno discografico davvero soddisfacente!! Come avete già intuito il death degli esordi viene messo un attimo in un angolino per dare spazio alla più sfrenata progressività compositiva, da subito si possono intuire i punti forti del lavoro, la voce del leader gioca infatti un ruolo da protagonista, creando dei momenti di assoluta poesia vocale facilitati dal abbandono del growl, affidato questa volta alla new entry Tymon che comunque vocalmente viene abbastanza emarginato al contrario della sezione chitarristica dove gioca un’accoppiata davvero sorprendente assieme a Paul, creando degli intrecci ben congegnati e per nulla scontati; da annotare c’è poi il drumming perfetto di un Sean Reinert in ottima forma e particolarmente ispirato soprattutto in pezzi come “Evolutionary Sleeper” o “Integral Birth”, cavalli trainanti dell’album.
Le toppe invece in rilievo, a parte la parti di growl già citate, sono invece il ruolo marginale di Malone che contrariamente a quanto fatto in passato viene messo in penombra per quasi tutta la durata del disco e poi proprio quest’ ultima, che è decisamente scarna (35 minuti) considerando anche che tre pezzi su otto erano disponibili in anteprima già da qualche mese.
Sono consapevole del fatto che tanti rimarranno spiazzati dalla nuova strada intrapresa dai Cynic, ma se li conoscete bene sapete anche che era praticamente impossibile non evolversi a questi livelli da dei geni musicali del genere, quindi se “Traced In Air” vi delude al primo ascolto dategli altre possibilità e sono sicuro che vi ricrederete e vi renderete conto che ci troviamo di fronte a uno dei migliori lavori del 2008. Ora speriamo che dopo il succulento tour con gli Opeth non ci facciano ancora lo scherzetto di sparire per tutti quegli anni facendoci cosi impazzire nell’attesa del terzo capitolo. Bentornati!!

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. Nunc Fluens
  2. The Space For This
  3. Evolutionary Sleeper
  4. Integral Birth
  5. The Unknown Guest
  6. Adam's Murmur
  7. King of Those Who Know
  8. Nunc Stans

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