Registrato nel novembre 2001 presso gli Aabenraa Studio in Danimarca, Death Elecrtic Nightmares è il quarto fulllenght degli Aurora, band dedita alla causa Dark Gothic ma dove non mancano alcuni palesi richiami stilistici al death melodico di stampo scandinavo. Apre subito le danze "Black Heavy Cat" brano caratterizzato da chitarre graffianti, così come è graffiante la voce del siger Claus Frølund i ritmi sono molto serrati quasi più vicini ad un death melodico primi In Flames. LA successiva "Metaphysical Electric" rallenta rispetto alla velocissima opener, ma le analogie con in death melodico del combo svedese si fanno sentire maggiormente in modo particolare nel cantato. A mio avviso stonano un pò le parti cantate con voce pulita anche se idopo qualche ascolto non ci si fa più molto caso. Fino a metà album i brani presentano più o meno le caratteristiche delle prime dua tracce, alternanza Scream e voce pulita e rimtmi decisamnte veloci. Con Watching, Falling, Breathing viene fuori il lato più gotico della band e da qui in avanti l'albumcomincia a perdere colpi, le canzoni non sono più potentei e veloci, rallentano in maniera quasi inaccettabile. Pare quasi di ascoltare un altro cd di una band differente. E da qui in avanti l'ignaro ascoltatore sarà spinto a premere il tasto di avanzamento veloce del proprio stereo nella speranza che le successive tracce siano migliori. Putroppo per ottenere questo risultato bisognerà ripartire del brano 1 fino al 5. Insomma un album riuscito solo a metà.
Recensione di Paolo Manzi
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