Se qualcuno può pensare che il 2008 potesse finire senza un nuovo disco di Axel Rudi Pell si sbagliava di grosso. Il chitarrista tedesco, preciso come un orologio svizzero esce anche quest’anno con un nuovo album intitolato “Tales Of The Crown”. La band non è cambiata, così i virtuosismi della sua chitarra sono sorretti dalla potente batteria di Mike Terrana (Ex-Rage) e dalla voce pulita di Johnny Gioeli che è ormai da anni il singer della band. Alle tastiere e al basso troviamo invece, come da vent’anni a questa parte, sempre gli inseparabili Ferdy Doernberg e Volker Krawczak.
Axel, il motore di tutto il gruppo, continua la strada che ha tracciato in 25 anni di carriera presentando un lavoro di puro Heavy Metal. " Tales Of The Crown " è un disco heavy metal molto orecchiabile che ci riporta ancora una volta quei saporiti anni '80 e ci presenta un sound gradevole che scorre tra potenza e melodia, questo è sicuramente un album consigliato a tutti gli estimatori del genere.
L’album che contiene 10 brani di circa sei minuti l’uno (punte minime di quattro e massime di otto minuti) sia apre senza strappi con l’intro in crescendo di “Highter” il cui la voce di Gioeli è così pulita da permettere di capire le parole della canzone pur non leggendo i testi. Il ritornello rimane subito impresso nella memoria e un’intera strofa è dedicata a Axel che fa cantare la sua chitarra come solo lui sa fare. La seconda canzone, più ritmata, è “Ain't Gonna Win”, questo brano, che richiama alcune sonorità di “Black Moon Pyramid”, trova la forza nella batteria di Terrana che si riafferma ancora come uno dei batteristi più concerti della scena metal internazionale. “Angel Eyes”, forse il brano migliore dell’album, arriva in terza posizione e promette del gran headbagging in mezzo al pubblico, speriamo che suonino questa canzone alla loro esibizione di Wacken 2009! Una costante degli album del tedesco è che vi è sempre lo spazio per una ballata, in questo caso si chiama “Touching My Soul” un brano lento di sei minuti che permette ad Axel di ricamarci sopra gli assoli più barocchi del disco. “Emotional Echoes” è un brano strumentale che si apre con una chitarra acustica alla quale subentra subito l’inconfondibile suono dell’elettrica del teutonico tedesco. La chiusura del disco è, infine, affidata a due canzoni di tutto rispetto: la veloce “Buried Alive” e “Northern Lights” perfetta chiusura melodica per l’ultima fatica di Axel Rudi Pell.
Tales Of The Crown è un album maturo che affonda le sue radici nel sound anni ’80 e che, essendo stato scritto dai uno dei più grandi artisti europei, non può che regalare emozioni soprattutto agli amanti delle chitarre virtuose e dei riff secchi e decisi.
Recensione di Tommaso Bonetti
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