Non saranno certamente i Legion Of The Damned a cambiar le regole del metal estremo però la band olandese nata nel 2004 da una costola degli Occult, si presenta da qualche anno a questa parte in forma smagliante e approfittando del buon momento di popolarità che sta vivendo il thrash metal è riuscita a raccogliere insperati consensi. La musica del loro quarto lavoro in studio non introduce nessuna novità rispetto alle precedenti release e si basa su un solido thrash metal ricco di influenze death che non maschera nella maniera più assoluta la propria devozione per i maestri Kreator e Slayer, tanto che chi li conosce non si stupirà di certo nel udire fra le note di “Cult Of The Dead” reiterati riferimenti in veste di riff, ritmiche e quant’altro, alle band sopraccitate. Al di la delle carenze dal punto di vista dell’inventiva “Cult Of The Dead”, rappresenta un ulteriore passo in avanti dal punto di vista qualitativo per la band orange, in virtù di un songwriting incendiario. Le dieci tracce più intro che compongono il disco funzionano a meraviglia sprigionando la giusta dose di rabbia e agonismo, a cominciare dall’opener “Pray And Suffer”, proseguendo per “House Of Possession” fino alla titletrack non viene concessa pausa alcuna all’ascoltatore che avrà la netta sensazione al termine dei 45 minuti di durata di essersi trovato in mezzo ad un autentico terremoto. I Legion Of The Damned suonano con la testa ad un ventennio fa, ma lo fanno con le affilatissime armi del presente (leggasi una produzione rispettosamente moderna), gli insaziabili amanti del genere avranno di che sfamarsi a Natale!
Recensione di Teospire
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.