Gli Xtoy sono un gruppo di Monza attivo oramai dal lontano 1999 e dopo una lunga serie di date live sono riusciti a farsi un nome nell’underground italiano, questo dovuto principalmente alla loro musica fuori dagli schemi che vede una base salda di crossover affiancarsi a diverse influenze soprattutto caserecce, “My Master Luthier” è senza dubbio una prova evidente della loro originalità.
Le prime battute lasciano capire che questi ragazzi non vogliono prendersi molto sul serio, tra un riff e l’altro infatti sono numerosi i siparietti comici e semidemenziali che vi strapperanno sicuramente qualche risata a partire dall’intro che presenta un pubblico in visibilio disturbato però da una presenza con alcuni problemi intestinali. Ascoltando il disco ci si accorge poi che senso dell’umorismo non vuol dire per forza semplicità, la musica che ci viene proposta è infatti decisamente ottima, si passa da un rock duro a riff a metà tra il crossover e il nu metal, trovando anche spazio per degli spezzoni strumentali dove verie etnie di musica si incontrano e il risultato non può che essere ottimo, “The Tube” è l’esempio più brillante di questa struttura che farà sicuramente piacere ai fan delle sperimentazioni “multimusicali”.
Piccole pecche del disco sono forse l’eccessiva durata che và ad annebbiare i pezzi finali e la voce di Alessandro che seppur potente e ironica al punto giusto manca di un briciolo di originalità.
Tirando le somme possiamo dire che gli Xtoy meritano sicuramente più possibilità di quante ne abbiano ora, quindi il mio consiglio è quello di dargliele e lasciarsi coinvolgere dalla loro musica vestatile, comica e interessantissima, magari buttando un occhio anche alla simpatica copertina dell’album, in puro stile lombardo.
Recensione di Thomas Ciapponi
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.