Per essere più precisi il nome sarebbe Ul Mik e Longobardeath, ma il risultato non cambia, solo due anni fa elogiavamo il geniale "Polenta Violenta". Ora finalmente abbiamo un nuovo lavoro su cui ancora vale davvero la pena spendere qualche riga.
Lo schema è lo stesso, rock lineare, ben suonato (chi conosce la band oramai conosce anche il valore dei vari musicisti) ed il cantato, peculiarità appunto del quintetto lombardo, in dialetto milanese.
Da segnalare poi la presenza di diversi guests, tra cui Nanni Svampa e Pino Scotto, che si ritrovano in diversi momenti del disco.
Dopo un mini siparietto iniziale usato come intro il disco esplode come una mina con la title track, una sorta di celebrazione in onore dei supporter della band, i più fedeli vengono citati per nome nel corso della canzone.
Ottima la cover di "You spin me Round" dei Dead or Alive rivisitata in chiave hard & heavy sia nelle musica che nei testi di chiara ispirazioni anti matrimonio.
Altro momento esilirante Ë la successiva "Natascia Internescional" suonata su incrocio tra una canzone popolare russa e pesanti riff di stampo manowariano.
Su "Vita Straca" troviamo la coppia Svampa/Scotto cimentarsi in una sorta di medley tra una canzone tipica napoletana ed un coretto classico da osteria lombarda.
La chiave vincente, che riesce a tenere alta l'attenzione dalla opener passando per una "F.B.L.O." fino ad arrivare alle battute conclusive Ë l'ironia, il divertimento che le varie tracks lasciano trasparire in una comicità ben studiata, mai demenziale ma piuttosto riflessiva e ben congeniata.
Cos'aspettate dunque? Contattate subito Anger Music e fate vostra una copia di "Bonarda Bastarda" senza dimenticare di seguire almeno una volta una esibizione della band dal vivo, vero punto di forza del quintetto e delle sue canzoni.
Recensione di Paolo Manzi
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