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recensione

Come i più informati di voi sapranno, i Pavor Nocturnus sono un progetto molto particolare ed innovativo, attivo dal 2005, destinato ad un pubblico dalla mentalità aperta per via del genere contenente molti elementi differenti tra di loro.
Il demo "Diazepam" contiene quattro brani che spaziano dal metal più estremo fino a quello più melodico, il tutto amalgamato da sonorità elettroniche acide ed effetti industrial degni dei primi Rammstein. Il primo pezzo è "Anioreth", dal forte impatto e contenente richiami di elettronica moderna come la drum'n'bass. Non c'è spazio per la banalità e ripetitività poiché questo pezzo d'apertura colpisce come un pugno nello stomaco. La seconda traccia, "I Exist", ci porta su tematiche più tipicamente cyberpunk senza disdegnare accenni doom ed anche elementi di black metal sinfonico. Caratterizzano il brano riffing potenti alternati a muting serrati ed incisivi mentre la voce di Lord Vampyr trasmette disperazione con grida di riscatto che rivendicano la propria identità. Si passa adesso a "Broken_Line", una canzone dalle tematiche molto introspettive, che si avvale invece di elementi più dichiaratamente elettronici dove le chitarre lasciano il posto a synth più ebm. Chiude il tutto "Morning Never Came", un pezzo evocativo dalle atmosfere decisamente più ambient e dai richiami black epicheggianti. L'elemento elettronico Ë molto presente anche qui e la voce regge bene la sfida: dallo strillo hardcore al growl, passando anche per un cantato pulito sullo stile della new wave anni '80. In definitiva si tratta di un lavoro decisamente interessante e ben eseguito che consiglio a chiunque di ascoltare. Unico neo probabilmente è il genere proposto perchè il panorama italiano lascia poco spazio alle espressioni sperimentali di gruppi come questa band romana e riuscire a proporre un sound totalmente innovativo risulta impresa ardua; nonostante ciò bisogna dire che i Pavor Nocturnus riescono a spiccare più che dignitosamente.

Recensione di Cristina Alexandris

tracklist