Crisis Never End non è in questo caso l’ennesimo riferimento alla terribile situazione economica che ha colpito mezzo mondo in questo periodo ma semplicemente il nome di un gruppo tedesco attivo dal 1999 che giunge con “Kill Or Cure” al terzo capitolo discografico della propria carriera.
La band in questione poggia le proprie radici nella scena hardcore teutonica, tuttavia dalle note che abbiamo ascoltato in questa nuova produzione tali influenze appaiono alquanto castigate e perlopiù ridotte ad un discorso meramente lirico. Musicalmente infatti “Kill Or Cure” presenta numerosi riferimenti alla scena death melodico scandinava con annessi riferimenti alle prime produzioni di Dark Tranquillity At The Gates ed In Flames, scongiurando quanto meno l’ennesima pubblicazione trendy votata al metalcore (dal quale tuttavia emerge più di un riferimento), più melodico.
All’interno di una tracklist sin troppo compatta risaltano una serie di pregevoli iniziative chitarristiche abili nell’alternare graffianti riff thrasheggianti a piacevoli melodie di stampo classic. Canzoni come l’opener “Last Kiss Goodbye”, “Against Them All” o “Bullets” si dimostrano in questo senso le più convincenti tra una serie di pezzi discretamente costruiti ma davvero troppo anonimi per poter richiamare l’attenzione, anche a causa dello scream monocorde del singer Heiko Blocher raramente in grado di fornire la scossa decisiva alla canzone. Non dubitiamo dell’impatto live che potrà avere “Kill Or Cure”, ma per evitare questa mediocrità i Crisis Never End dovranno prestare più attenzione alla personalità dei propri brani.
Recensione di Teospire
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