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recensione

Alla domanda: "A chi piace il Thrash ?" stanno alzando le mani sempre più band ultimamente, compresi i varesini Ancient Dome, che, dopo anni di gavetta, giungono al meritato debut album, sotto l'egida della fertilissima Punishment 18, marchio di qualità per le release Thrash della penisola e non solo...
Quindi, a chi piace il suddetto genere, di scuola Bay Area s'intende, consiglio caldamente l'acquisto di questo platter, contenente 10 pezzi (più un intro) di Thrash Metal abbastanza tecnico e ragionato, ma che, all'occasione, sa quando e come accellerare. Esempio ne è l'opener "Ancient Dome", brano tirato in classico stile Exodus, con un chorus che si stampa nella mente sin dal primo ascolto, grazie anche ad una produzione che rende merito agli sforzi del meritevole quartetto lombardo.
Questo disco però non è solo un'autocitazione di un genere già largamente sviscerato dai mostri sacri ma, piuttosto una rilettura personale del Thrash, con abbozzo di concept incluso, poichè il filo conduttore delle liriche della "Human key saga", affidate al singer Paul, trattano dell'ipotetica disfatta dell'uomo sulle macchine, quindi argomento sci-fi che, segnala anche una certa maturità da parte dei ragazzi.
Quello che fa decollare l'album, a mio avviso, e proprio la freschezza con la quale il quartetto sciorina le proprie tracce ad alto livello di songwriting, basti dare un'ascoltata a "Lost creature" ad esempio, con un solo magnifico, frutto della preparazione tecnica di Paul, vero deus ex machina degli Ancient Dome.
Sarebbe davvero ingiusto però, non riconoscere meriti anche agli altri componenti della band, come l'altra ascia affidata ad Ale, sicuramente all'altezza di Paul e, della varia ma solidissima sezione ritmica impersonata da Cuzzo al basso e Joe alla batteria, senza l'apporto dei quali, la dinamicità dei pezzi andrebbe a farsi benedire!
Mi viene da pensare... "Ragazzi ma, se questo è l'esordio, dove potranno spingersi gli Ancient Dome in futuro?", si perchè ci sono ancora dei margini di miglioramento per questa band (altrimenti si sarebbero chiamati Testament!!!), comunque colmabili con il tempo.
Quindi disco consigliato a chi piace il Thrash, soprattutto chi ne apprezza, come il sottoscritto, soluzioni più melodiche alternate alle classiche killer tracks, (come dimostrato in "Cold september"), chiudo rubando le parole a Paul, "ANCIENT DOME OF THRASH, THE SOUND YOU CAN'T FORGET !!! "

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. Ancient Dome
2. State of Regression
3. The Defeat
4. Tyrants
5. Human Key
6. Aeons
7. Fall of the Dominion
8. Cold September
9. Lost Creature
10. Architect of Dreams
11. Total Command