A soli quattro anni dalla pubblicazione del precedente “Be Original Stage Production” i Pain Of Salvation si presentano sul mercato con un nuovo DVD, ai più potrebbe apparire una semplice operazione commerciale ma chi segue e conosce bene la band sa bene che questo nuovo “Ending Themes: On The Two Deaths Of Pain Of Salvation”, presenta caratteristiche completamente diverse rispetto alla precedente release. “Be Original Stage Production” infatti era un operazione costruita per completare al meglio il discorso sull’omonimo disco “Be” e non a caso fotografava la band alle prese con uno spettacolo interamente ed esclusivamente dedicato a quell’album, suonato in una cornice ben allestita, ricca di effetti speciali e con la presenza di un quartetto d’archi in grado di valorizzare al meglio l’aspetto sinfonico delle composizioni. Un discorso completamente diverso va fatto invece per “Ending Themes” che volge il proprio sguardo su un intera esibizione live concentrata su tutto il materiale sin qui pubblicato dalla band, nonché un documentario sulla vita “on the road” dei nostri. La parte più succulenta dell’opera è rappresentata senza dubbio dall’intero concerto tenuto dai POS in quel di Amsterdam durante le date di supporto al recente “Scarsick”. Per chi ha avuto la fortuna di poterli ammirare lo scorso anno al Rolling Stone di Milano si tratta pressoché dello stesso spettacolo, con una scaletta varia in grado di coprire al meglio tutte le pubblicazioni sin qui effettuate dal gruppo ed un occhio di riguardo per l’ultimo arrivato di cui sopra. La band si presenta in un locale non particolarmente grande ma perfettamente gremito nel numero di posti, con una scenografia scarna e luci essenziali, tuttavia la buona qualità delle riprese e soprattutto l’esibizione di Gildenlow e soci rende la qualità del prodotto assai elevata. Sorprende sempre la compattezza del gruppo (nonostante ci sia un bassista all’epoca della registrazione quasi nuovo: Simon Anderson, nel frattempo già fuori dal gruppo), impegnato su partiture molto articolate, eppure impeccabile nei vari stacchi e stupefacente nel rendere al meglio sia i momenti più intimi ed introspettivi che quelli più rabbiosi ed heavy della propria musica. Il frontman Daniel Gildenlow si dimostra una volta di più perfetto alla sei corde e incredibilmente versatile dal punto di vista vocale passando dagli acuti allo scream senza alcuna difficoltà. Anche il resto della band suona in maniera precisa con una nota di merito per il chitarrista Johan Hallgren sempre pronto a doppiare le parti vocali del collega Daniel con una resa sonora pressoché identica al CD. Il pubblico si dimostra favorevolmente colpito dalle note del quintetto svedese e risponde in maniera tiepida alle varie canzoni, lasciando con un rispettoso silenzio la giusta atmosfera nei frangenti riflessivi per poi scatenarsi sui pezzi più pesanti. Tra una serie di canzoni bellissime colpiscono per impatto le nuove arrivate “America”, “Flame To The Moth” e “Disco Queen”, capaci insieme a classici diretti come “Used” (suonata in chiusura) ed “Ashes” di imporre il proprio appeal fin da subito. Apprezzati anche excursus dai primi lavori quali “Forward!” e “New Year’s Eve” che denotano la componente maggiormente progressive ed intricata del sound, senza dimenticare il folk impazzito di “Chain Sling” e il mix semi acustico creato con una sorta di medley fra “This Heart Of Mine” e “Song For The Innocence”. Grande effetto anche per gli immancabili lenti con un “Undertow” leggermente modificata dalla versione originale, “Cribcage” e un emozionante “Alleluhja” di Cohens che riscosse grande successo anche a Milano. Considerando anche l’ottima fattura del documentario che rappresenta uno scorcio di vita da tour tratto dal periodo “Be” quando ancora vigeva la formazione originale con il fratello di Daniel, Kristofer Gildenlow, al basso, “ Ending Themes”, rappresenta una realizzazione completa che soddisferà al meglio tutte le esigenze degli appassionati di questo grande gruppo.
Recensione di Teospire
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