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recensione

Gli instancabili Saga danno continuità alla loro carriera ultra-trentennale arricchendo la già folta discografia con il nuovo ventesimo tassello. “The Human Condition” verrà ricordato dai più per essere il primo disco senza la presenza dello storico singer Michael Sadler, rimpiazzato dal buon Rob Moratti (già con i Final Frontier), in quanto musicalmente non si ravvisano grosse novità a livello stilistico. Il sound del quintetto canadese è da sempre incentrato su un rock progressivo, incline ad escursioni in ambito pomp, non particolarmente articolato, eppure non privo di intermezzi strumentali talvolta insidiosi. Il disco in questione segue la scia sviluppata nel corso degli anni, puntando maggiormente sulla chitarra e sul basso pulsante dei fratelli Crichton, ma con le immancabili tastiere suonate da Jim Gilmour che solo in alcune circostanze cedono inaspettatamente il passo alla sei corde. Trascurando la noiosa titletrack semi-strumentale in apertura, “The Human Condition” gode di un songwriting mediamente ispirato che non aggiunge granchè a quanto proposto sin qui dai Saga ed evidenzia l’ormai caratteristica freddezza emotiva (il difetto di sempre a mio parere), delle composizioni. Piace il dinamismo rock di pezzi come “Step Inside”, “Avalon” e “Let It Go” che si avvalgono di chitarre particolarmente ficcanti e suggellano con buone linee vocali l’ inserimento riuscito del nuovo singer Rob Moratti, mentre la più articolata “Hands Of Time” e le note leggere di “Now Is Now” prediligono i suoni sintetici rivelando l’anima pomp rock del gruppo. Con costanza e passione i Saga si sono costruiti una non foltissima ma fedele schiera di ammiratori che siamo sicuri apprezzeranno questa nuova e tutto sommato molto simile alla precedente, incarnazione della band.

Recensione di Teospire

tracklist

1. The Human Condition
2. Step Inside
3. Hands Of Time
4. Avalon
5. A Number With A Name
6. Now Is Now
7. Let It Go
8. Crown Of Thorns
9. You Look Good To Me