E' dal 2005, anno di uscita di "Voice of Wilderness" che i Korpiklaani pubblicano un disco ogni anno.
Hummpa metal si, l'hanno certamente creato loro, certi riffs intrecciati a violino e fisarmonica che hanno dato vita ad un sound allegro e festoso che poco ha impiegato per far breccia nei cuori dei metallari di indole più festaiola.
Quanto questo potrà durare non si sa, certo è che come per "Terveskanto" e "Korven Kuningas" anche questo "Karkelo" sembra una copia "spompata" dei vecchi brani classici quelli compresi tra"Spirit of the Forest" e "Tales along this Road".
A questo punto forse il sestetto finnico dovrebbe prendersi una pausa, scegliendo se continuare ad essere perennemente alle prese con tour massacranti che giovano al portafogli sia del gruppo che della label, ma che di contro minano e limitano l'ispirazione artistica di Jarvela e compagni.
In alternativa un paio d'anni di pausa vera e propria forse darebbero il tempo ai Korpliklaani di ritrovare qualche idea che non sia trita e ritrita o semplicemente banalotta come la tristissima "Vodka" ovviamente autoplagio di "Beer Beer".
Così anche il 2009 per i Korpiklaani rappresenta un nuovo anno di tour, addirittua headliner al Pagan Fest, ma con materiale scarso come questo quanto tempo potranno ancora andare avanti?
Recensione di Paolo Manzi
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