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recensione

Che dire? Sono tornati gli Immortal, con un sound "mezzo" nuovo, un mix, come ci si poteva aspettare, che segue la vecchia linea intrapresa dalla band ma che ora deve fare i conti con una nuova realt, ovvero gli I, vedasi l'attacco di "The Rise of Darkness". Questo progetto del frontman Abbath ha notevolmente influenzato il vecchio black metal cui gli Immortal ci hanno da sempre abituato, smussando spesso angoli duri con quattro quarti più cadenzati ed una buona dose di rock n'roll, d'altronde il vocalsit della band non ha mai nascosto a nessuno la sua passione per i Motorhead. Il risultato, sicuramente scontenterà qualcuno, ma in linea di massima può definirsi ben riuscito laddove si poteva invece temere un crollo della resa musicale. La matrice predominante resta comunque in buona parte quella black metal come ci dimostra una violentissima "Hordes of War" seguita da una più articolata ma comunque sufficentemente cattiva "Artic Swarm". Se andiamo ad analizzare poi il brano in chiusura "Unearthly Kingdom" troviamo una piccola perla, dove sfruiate black vengono anticipate da una parte introduttiva lenta e cadenzata dall'atmosfera molto epica che sul finale si riprende per lasciar spazio a quel black metal che tanti agoniano. Una chiusura molto interessante che potrebbe riassumere l'intera anima del disco. Inutile continuare a parlarne, per poter giudicare questo lavoro bisogna solamente liberare la mente da qualche pregiudizio di troppo ed alla fine trarne le proprie conclusioni.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

1. All Shall Fall
2. The Rise of Darkness
3. Hordes To War
4. Norden On Fire
5. Arctic Swarm
6. Mount North
7. Unearthly Kingdom