Lo scopo primario della musica è quello di trasmettere emozioni all'ascoltatore attraverso le proprie composizioni, non penso ci sia da discuterne. Pare che i romani en Declin abbiano impresso per bene questo concetto, mettendo alla luce un disco del calibro di "Domino / Consequence", che di emozioni e di sonorità dalle mille sfumature ne è ricco. La band capitolina ha giocato al meglio le sue carte, estrando dal cilindro undici tracce ricche di pathos e sensualità musicale, manipolando il loro rock - indie a tal punto da ricreare qualcosa di molto più espressivo e a dir poco originale. La struttura della tracklist si basa su una linea che richiama a se tonalità a tratti malinconiche e cupe, specialmente nella fase iniziale, e in altri vivaci e naturali, appoggiandosi pesantemente sulle linee vocali di Mao, stupefacente in quanto dotato di un'espressività rara. Cosa non da poco è la continua ricerca di soluzioni assolutamente mai scontate, cosa che in certi punti riesce perfettamente e in altri meno, ma sappiamo che in futuro questo minimo difetto verrà debellato, lasciando libero spazio alla vena progressive che accompagnia le composizioni di questi cinque ragazzi. A fare da ciliegina sulla torta è la simpatica cover di "While My Guitar Gently Weeps" dei Beatles, riarrangiata ottimamente.
"Domino / Consequence" è dunque un lavoro completamente personale e umile, dotato di un'anima difficile da riscontrare nelle formazioni moderne. Acquisto consigliato a chi non ha i tappi sulle orecchie e in particolar modo ai fan dei più recenti Anathema e Novembre.
Recensione di Thomas Ciapponi
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