Una black metal band dall’Australia non si era ancora sentita, ed è questa la premessa capace di alimentare una certa curiosità nei confronti dei Ruins, band in realtà piuttosto navigata considerando i due dischi alle spalle antecedenti a questo “Front Of The Final Foes” . Il duo originario della Tasmania dipinge un quadro di oscuro black metal primordiale ricco di atmosfere gelide e misantropiche chiaramente debitrice della scena norvegese con richiami più o meno evidenti ai vari Dark Throne, Mayhem e Satyricon. La produzione come vuole il trend lascia piuttosto a desiderare soprattutto per quanto concerne i pessimi suoni di batteria, creando notevole confusione ogni qualvolta la band pigia sull’acceleratore. Al di là dell’immobilismo artistico, che non rappresenta certo una novità in ambito black metal, “Front Of the Final Foes” ci regala un songwriting discreto perlomeno a tratti, grazie a brani dalla durata media piuttosto lunga in grado di racchiudere al loro interno interessanti cambi di tempo, alternando claustrofobici pezzi grind a passaggi cadenzati dall’incedere sinistro. Detto che le canzoni più convincenti di questo terzo album dei “diavoli della Tasmania” sono “The Sum Of Your Loss” e “Hallways Of The Always”, non ci resta che consigliare i Ruins solo a coloro che del black metal misantropico non si perdono neppure una virgola.
Recensione di Teospire
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