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recensione

La domanda è solo una: “AAAAARRRRRRGGGGGHHHHH ma come C@**O fanno???”, sì, come fanno i Cage da San Diego, arrivati già al quinto disco in studio dal 1998, ad essere ancora definibili una band underground, nonostante album-bomba e un songwriting eccezionale a dir poco? Premetto che, un gruppo come loro, che suona US Power quasi come se i Judas Priest provenissero da Palo Alto e non da Birmingham e, ancora un gruppo che non nasconde la propria passione per King Diamond (al quale hanno già dedicato un'omonima song!), è il gruppo che fa per me, per questo mi scoccia, come premesso, vederli ancora relegati al ruolo di potenziali outsider...
Tuffandosi di testa in “Science Of Annihilation”, scopriamo ancora 12 pezzi più intro dal piglio fiero e cromato, attenti sì ad offendere con riffs killers e solos intrepidi ma mai boriosi, che non mancheranno di scaldare il cuore dei Metallers che ancora credono nei fatti e non in status acquisiti col tempo o col abbracciare di questo o quel trend.
Venitemi a dire che “Planet Crusher”, esagerata e tirata o la più sinistra ma comunque letale “The Scarlet Witch” se le avessero composte rispettivamente i Priest e il King nel 2009, non si sarebbe gridato al MIRACOLO, per essere ritornati ai massimi livelli e, chi mi conosce sa che parlo contro i miei stessi interessi primari (musicali) citando proprio queste due bands.
Sono altresì consapevole che i Cage non hanno inventato proprio nulla al contrario degli intoccabili mastodonti dell'Heavy ai quali li ho paragonati ma, non riesco a levarmi dalle orecchie le sfuriate delle asce di Garcia e McGinnis, nonche le vocals assassine di un ispiratissimo Sean Peck, che letteralmente aggredisce ogni strofa e ogni ritornello per tutta l'ora scarsa di super musica contenuta nel presente cd.
Suggerisco quindi di piazzarsi il nuovo Cage a volumi da infarto, con le lyrics davanti agli occhi e sbraitare a squarciagola insieme a Peck sulle note di “Black River Falls”o perchè no su “Operation Overlord”, che ha tutta l'aria di essere una outtake delle sessions di “Painkiller”, sempre a cura del Prete Inglese...
Quello che so di certo, è che, se al posto di Cage stampato in copertina, ci fosse uno tra i nomi del 95% dei gruppi che ancora sono realmente famosi (a ragione o torto fate voi!), di “Science Of Annihilation” se ne accorgerebbero tutti, assicurato!!!
Ogni allusione a “Metallica”, Manowar o Iron Maiden è puramente casuale e non dipendente dalla mia volontà!!!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. The Power That Feeds
2. Planet Crusher
3. Scarlet Witch
4. Spirit Of Vengeance
5. Black River Falls
6. Operation Overlord
7. Power Of A God
8. Speed Kills
9. Stranger In Black
10. Die Glocke
11. Spectre Of War
12. Science Of Annihilation
13. At The Edge Of The Infinite