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Dommin - "Love Is Gone" (Roadrunner Records/Warner/***)

Line up:

Kristofer Dommin - Voce, chitarra
Billy James - Basso
Konstantine - Tastiere
Cameron Morris - Batteria
 

voto:

8,5
 

recensione

Los Angeles da oggi non è più solo terra di eccessi e sound festaioli, i Dommin provano a capovolgere la storia musicale della città degli angeli con un sound romantico e ammaliante collocabile in ambito gothic rock. Sorprende constatare tra le note del debutto (e sottolineo debutto), “Love Is Gone” una maturità artistica così limpida e priva di eccessivi parallelismi con i colleghi affini. E’ vero che i Dommin non inventano nulla di nuovo ma gli accostamenti ai vari Him, 69 Eyes e Depeche Mode servono solo a dare un riferimento alla proposta della band statunitense, il quale ha il merito di suonare con personalità e di non sbagliare neppure uno dei quindici pezzi presenti sul disco. Il leader Kristofer Dommin interpreta le canzoni con voce calda e camaleontica passando da tenebrose interpretazioni dark a sentite aperture hard rock, mentre detto di una sezione ritmica puntuale e mai sopra le righe, le chitarre sempre firmate Kristofer, garantiscono qualità soffermandosi volentieri su sonorità tipicamente ’70. Importante l’apporto fornito dal tastierista Konstantine, che si limita a garantire un soffice tappeto struggente, concedendosi solo in rare occasioni soluzioni electro. Come detto in precedenza tra le canzoni da ricordare c’è solo l’imbarazzo della scelta: si parte con la grintosa “My Heart Your Hands” che lascia intravedere qualche riferimento ai Type O’ Negative e si prosegue con le melodie teatrali di una spettacolare “Dark Holyday”, senza dimenticare l’apeal oscuro della titletrack che ricorda i migliori Evergrey in versione rock. La band stelle e strisce è sopra la media anche quando il sound si fa più tiepido ed intimista e ballate come “Making The Most” o la conclusiva “Remember” ci regalano emozioni in serie, mentre a dimostrazione di un gruppo non fossilizzato sui soliti schemi arriva un avvincente “Tonight”, pezzo leggero dotato manco a dirlo di un ritornello superlativo che nelle scelte melodiche fa intravedere addirittura qualcosa dei Muse. Difficile al debutto presentarsi con un disco così bello e completo in cui ogni singola canzone mantiene un identità ferrea, il futuro ci dirà di più sui Dommin, ma la partenza è da fuoriclasse.

Recensione di Teospire

tracklist

  1. My Heart, Your Hands
  2. New
  3. Evenfall Hollow
  4. Tonight
  5. Love Is Gone
  6. Dark Holiday
  7. Without End
  8. Within Reach
  9. Closure
  10. Making The Most
  11. One Feeling
  12. I Still Lost
  13. One Eye Open
  14. Honestly
  15. Remember

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