Giungono al debutto discografico i toscani Nhorizon, autori di un power sinfonico dalle tinte prog che ha sicuramente bisogno di qualche smussatura per riuscire veramente a graffiare. "Skydancer" è il nome del disco, introdotto da una copertina piuttosto pessima considerando che siamo appena entrati nel 2010, a differenza della produzione, molto curata e limpida, in grado di fare apprezzare meglio un lavoro piacevole ma non di certo degno di grandi lodi. Il trittico d'apertura parte tutto sommato bene, gran parte della proposta della band è racchiusa in questi 11 minuti, raffinate linee melodiche che intrecciano spesso e voletieri arrangiamenti prog senza però mai sfociare troppo nell'autocelebrazione. Le tastiere di Fabrizio Muratori sono il fulcro dell'intero lavoro, trovano largo spazio in "Heaven's War" e "Heroes", forti anche di una buona prova di chitarra firmata Massimo Castri, a suo agio nelle parti lente e su alcune ripartenze. Da dimenticare sono invece episodi come la spenta "Surfing Time” e la moscia "Ancient Way", poco ispirata e totalmente anonima.
Non possono quindi professarsi come cavalieri del power cristallino i Nhorizon, tuttavia intravediamo in questi ragazzi delle buone doti ancora allo stato primodriale che una volta sbocciate completamente potranno forse regalarci qualche sorpresa. Staremo a vedere.
Recensione di Thomas Ciapponi
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