Dopo un paio di album piuttosto deludenti i nostrani Necrodeath decidono di festeggiare il venticinquesimo anniversario di attività con questo "Old Skull", album di cover di brani che hanno dato un ampio contributo allo sviluppo del metal, che sia estremo o classico, e in particolar modo al sound della band di Peso. Iniziamo col dire che la scelta dei pezzi è davvero scontata e banale, sono stati coverizzati talmente tante volte che vederseli in una qualsiasi tracklist come traccia "bonus" fa venire la nausea, parliamo infatti di "Paranoid", "Ace Of Spades" e "Am I Evil?" in particolar modo, a questo punto viene naturale domandarsi se la scelta non è ricaduta proprio su di loro dato lo sproporzionato impatto commerciale. Detto questo non neghiamo comunque la buona riuscita a livello qualitativo del prodotto, l'interpretazione di questi classiconi è infatti ben riuscita, specialmente in ambito estremizzato come "Raise The Dead " (Bathory), "Pleasure To Kill" (Kreator) e "Sodomy And Lust" (Sodom). Meno affiatati sono invece gli altri riarrangiamenti, in "Am I Evil?" c'è un buon tiro thrashy ma rovinato poi nella fase di chorus, quasi irrispettosa verso l'originale. A fare da ciliegine sulla torta ci sono le due versioni del classicone della band, "Mater Tenebrarum", altro pezzo che ci esce dalle orecchie, la prima è in chiave moderna con suoni precisi e pomposi, la seconda è la classica del 1985, malata e totalmente conservatrice del suo originale grezzume.
Insomma l'ascolto fila via abbastanza liscio e piacevole, certo se bisogna pagare l'acquisto di un prodotto del genere consigliamo di andare a spendere altrove i soldi. Siamo d'accordo di celebrare l'anniversario con un album di cover, ma un tantino di originalità in più sulla scelta dei brani non sarebbe stata una brutta cosa. Un 6 politico quindi, se non altro per la carriera di una delle nostre band più longeve.
Recensione di Thomas Ciapponi
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