Dalla ricchissima e prolifica scena svedese ecco un ennesimo nome lanciato sul mercato, i Los Sin Nombre, giunti al debutto discografico con il qui presente "Blind Leading Blind". Sotto l'egidia della semi sconosciuta ViciSolum Production la combo di Linköping ci presenta un suono non di certo originale, il forte marchio metalcore estirpato violentemente da band come gli Heaven Shall Burn si sente lontano un miglio, così come i riff schiacciasassi di Björler, in entrambi i casi però non viene fatta giustizia alla matrice originale ed ecco che quindi la proposta del disco finisce presto per passare inosservata e lasciarsi precedere da altra musica. La grande falda pare risiedere proprio nella tracklist, strutturata su 11 pezzi per una durata di circa 43 minuti, neanche troppo se non fosse per l'eccessiva ripetitività dei singoli, diretti tutti verso la stessa direzione sorretti da ritmiche che sulla lunga confondono l'ascoltatore tanto da non fargli capire se una traccia è finita ed un'altra è incominciata. Fortunatamente c'è del salvabile, la titletrack, "Our Dily Bead", la strumentale "Passing Trough" e la conclusiva "Wounds" cercano di sorreggere per quanto possibile l'intero discorso, grazie al loro songwriting leggermente più intimo e meno accostabile al resto del lotto.
Non mi divulgherò oltre, consiglio questi Los Sin Nombre (ma che nome è poi?) a chi senza un disco metalcore al giorno non riesce proprio a stare, ma sappiate che in giro c'è molto meglio. Rimandati.
Recensione di Thomas Ciapponi
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