Mi perviene tra le mani, aihmè con un po' di ritardo, il secondo demo autoprodotto dei bresciani Prodigal Sons, una sorta di (riuscitissimo) connubio tra cavalcate di melodia Maideniana, spruzzate d'Epico sound in vena Virgin Steele, tanto per capirci.
Attenzione però, non una bieca carta carbone quella della giovane (anche anagraficamente) compagine, ascoltare per credere, in attesa del primo full lenght, sotto l'ala dell'immancabile My Graveyard Productions, faro-guida per innumerevoli bands di puro Heavy Metal nostrano e non solo.
Allora via ai brani con “The Banquet To The Gods”, avvio con un robusto riffing e le sottili linee vocali del dotato e pulitissimo Gabriele Tura, il tutto seguito dal pezzo che ho preferito tra questo poker di songs, ovvero “Horus”, avvincente avventura sonora, dove il nostro Gabriele si cimenta in vocals più aggressive, dimostrando duttilità e tecnica, che si fanno notare insieme al rifferama di scuola Mark Shelton (chi non sa di chi sto parlando, cambi canale, please!), messo in campo da James Candito e Daniele Galante.
Spazio alla terza canzone, “Zeus The Thundergod”, introdotta da un solo in vena “Flaming Metal System”, e dilaniata dalla prestazione di Gabriele, singer veramente molto adatto al sound dei Prodigal Sons.
Il demo si chiude con “The Moon Of Glory”, mid tempo pura ed evocativa, che ci mette ancor di più l'acquolina in bocca per il disco che verrà.
Direi che un'altra stella è nata per gli amanti dell'Heavy Metal scevro da INUTILI trends, quindi in alto le corna per i Prodigal Sons, vi aspettiamo numerosi!!!
Recensione di Alessio Aondio
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