Ok, ok, ha già quasi due anni questo Ep d'esordio per gli abruzzesi Witchunter, ma anche se sono in ritardo cronico con le uscite, sono sicuro che vale la pena di presentarvi, in caso non li aveste mai sentiti nominare, questi giovanotti molto promettenti.
“Witchunter”, infatti è composto da quattro terremotanti tracce in stile Tank e, più in generale, intrise del british sound che rese glorioso la N.W.O.B.H.M.
Dall' opener “Nothing To Lose”, parecchio Motorhediana, si palesa l'attitudine on-your-face del quartetto della provincia di Teramo, ancor più accentuata dalla successiva “Twisted By Fire”, che grazie al chorus, gridato dalla virile ugola di Steve “Psycho” Di Leo e bissato dalle accelerazioni della sei corde del buon “Ace” Iustini, si rivela trascinante tanto quanto semplice ed anthemica.
Non da meno la song “Witchunter”, dal tiro più mid tempo, che regala però impennate, sostenute dal crudo drumming di Andrea “Bos” Capece, fino ad arrivare ad una altro ritornello killer, ancora nella vena della band di Algie Ward che fu.
Il “piccolo-grande” Ep, si chiude con un'altra malvagia gemma di puro Heavy Metal, quale “Hell For Leather”, dal sapore epico, con un'introduzione che ci riporta alla mente la sensazionale “Am I Evil”, tanto per rimanere su coordinate d'oltremanica, salvo poi aprirsi in una robusta cavalcata, grazie ai fulminei riffoni del preparato “Ace”.
Che dire di più degli Witchunter, se non grazie per la loro musica, senza compromessi o scialbi cedimenti a suond che non ci dovrebbero competere!
Tra l'altro, i ragazzi sono usciti recentemente anche in vinile, per la tedesca Heavy Forces Records, label underground specializzata nelle uscite old-school, quindi troverete il quartetto d' Abruzzo impegnato in uno split coi greci Witchcurse, band che a dir la verità, mostra ancora delle lacune, soprattutto per quanto riguarda le vocals, ma, che comunque, non manca di sana genuinità e devozione alla causa del N.W.O.B.H.M. sound!
In aggiunta ai brani del demo, i Witchunter hanno piazzato “Louder And Faster”, speed song gustosamente ottantiana, con un grande solo del Iustini e una produzione ancor più compatta...
Ora, aspettiamo solo il primo full lenght, che non farà che confermare gli Witchunter come una nuova e gradevolissima realtà, per le orecchie di chi, come me, mal sopportano le mode e la musica “plastificata”, horns up for the WITCHUNTER!!!
Recensione di Alessio Aondio
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