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recensione

Ottimo debutto sulla lunga distanza per i friulani Abyss of Pain, che con il loro primo disco si dimostrano un'ottima band italiana che non ha paura di scomodare anche alcuni mostri sacri del nostro genere preferito.
Nati sotto il monicker Swarm nel 2003, i quattro metalhead friulani cambiano nome l'anno successivo in Abyss of Pain: da quel momento, grazie anche ad un buon demo targato 2007 ("...and pain grows stronger), i nostri riescono a diventare una band underground con un buon pubblico nella propria regione, rendendosi protagonisti di ottime apparizioni live a fianco di importanti acts quali Slowmotion Apocalypse e Node.
Ed eccoci finalmente ai giorni nostri, quando finalmente gli AoP danno alla luce il full lenght "Professing through Terror".
I nostri propongono un violento mix tra thrash e death che già dai primi secondi dell'opening track "Forever in Hell" colpisce l'ignaro ascolatore con precisione e cattiveria: echi degli immortali Slayer accompagnano l'album per tutta la sua durata, così come la puzza di zolfo che aleggia attorno ad alcuni riff cari ai Morbid Angel.
Stilisticamente la band non propone sicuramente nulla di nuovo in ambito estremo, ma i ragazzi sono talmente compatti nell'esecuzione dei pezzi che il discorso dell'originalità viene presto dimenticato: ispirarsi ad altri gruppi non vuol dire copiare spudoratamente, e gli AoP sembrano aver bene chiaro in testa il concetto, rileggendo le lezioni loro impartite dai grandi dell'estremo in maniera propria, onesta e piena di attitudine.
Riff quadrati, un buon groove nelle parti più cadenzate che ricordano a tratti i primi lavori dei Six Feet Under, una batteria dritta e senza fronzoli: questi sono gli ingredienti che rendono "Professing through Terror" un buon disco d'esordio.
Una nota di merito inoltre è doveroso riconoscerla al singer Alessandro "BB" Molaro, che ricorda non poco l'operato del buon Chris Barnes...!
A tutti gli amanti dell'estrmo "classico": fate vostro il lavoro inquestione, non rimarrete delusi!
Keep the undergound alive!

Recensione di Manuel Molteni

tracklist

1. Forever In Hell
2. Son Of Darkness
3. Your Dying Body
4. Death Will Rise Again
5. Can’t Hate You No more
6. No Mercy For you
7. My Suffer
8. K’atun II
9. Dead: Finally Alive
10. Empty Screams
11. Dirty Bitch