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elenco recensioni

Renegade - "W:A:R" (My Graveyard Productions/***)

Line up:

Stefano Senesi – Voce
Damiano Ammannati – Chitarra
Roberto Mannini – Chitarra
Alessandro Tassini – Basso
Andrea Ammannati - Batteria
 

voto:

7
 

recensione

Terzo full lenght per i fiorentini Renegade, con fiducia rinnovata da parte della My Graveyard, la purissima Heavy Metal band toscana può tornare a scuoterci, a due anni di distanza dal precedente “Straight To The Top”.
Si sa, le note sono sette per tutti, ancor di più per un gruppo come i Renegade direi che, hanno poche idee (in senso buono!) ma chiare, fare Heavy Metal come lo si suonava negli anni '80, veloce, senza fronzoli, fottutamente Heavy insomma!
Colpiscono subito l'accoppiata “First Blood” e “Masquerade”, pezzi on-your-face e molto diretti, con un grande lavoro per la sezione ritmica, nonché per l'ugola inviperita e acuta di Stefano Senesi, perfetto per interpretare tale immortale stile musicale.
Va detto che, abbandonate certe “tendenze” Hard Rock, presenti nel penultimo disco, i Renegade, sono sorretti da possenti riffoni , talvolta di estrazione Priestiana, vero dogma per chiunque suoni Heavy Metal, risultando così ancor più compatti e micidiali quando pigiano sull'accelleratore.
Delle due ballad presenti in “W:A:R”, bisogna ammettere, per dovere di cronaca, che “When Time Stand Still”, è veramente uscita molto bene, triste, struggente ed ottimamente arrangiata, mentre ahimè, “No Reason In Love”, alla lunga, diventa un po' troppo “strappa mutande” ma, come ho già detto, il mestiere dei “Renegade” è quello di suonare fast & hard, quindi non fate caso a questi esperimenti!
Tornando seri, segnalo anche la title track, con un flavour vagamente W.A.S.P., che regala melodia ad un album veramente godibile e mai noioso, il tutto primo di “Can't Stop The Fire”, cavalcata in doppia cassa, che ristabilisce “W:A:R” sui livelli adrenalinici che gli competono.
Che dire se non che l' Heavy Metal sta anche a casa nostra, specialmente in Toscana, dato il quantitativo di validi act originari di questa regione, come i Renegade appunto, che di certo alzano ancor di più la media qualitativa della scena italiana, senza tricks, moine o falsità, ma, solo con cuore e passione che, come noi sappiamo, è tutto ciò che ci vuole per suonare puro Heavy Metal!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. First Blood
  2. Masquerade
  3. Wired
  4. Under My Skin
  5. Where Time Stands Still
  6. Wild Days
  7. Burning Highway
  8. No Reason In Love
  9. W:A:R
  10. Can't Stop The Fire

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