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Exodus - "Exhibit B: The Human Condition " (Nuclear Blast Records/Audioglobe)

Line up:

Rob Dukes - Vocals
Gary Holt - Guitars
Lee Altus - Guitars
Jack Gibson - Bass
Tom Hunting - Drums
 

voto:

6
 

recensione

Sugli Exodus si possono dire veramente un infinità di cose, dopo la reunion datata 2001 il loro moniker è per molti diventato simbolo di questo tanto discusso revival thrash metal, merito soprattutto dello straordinario "Tempo Of The Damned", che nel 2004 presentò una formazione in piena forma comprendente tra l'altro il singer storico Steve Souza, ritorno che durò purtroppo poco visto il prematuro abbandono e l'entrata in pianta stabile dell'invisibile Rob Dukes, le quali qualità da frontman rimangono tutt'ora piuttosto discutibili. "Shovel Headed Kill Machine" e "The Atrocity Exhibition... Exhibit A" segnarono quindi un nuovo corso per la band californiana, più lanciata verso un suono poderoso al limite del groove e sorretto da una produzione fin troppo iperpompata. Queste caratteristiche hanno diviso i fans in due parti ben distinte, chi trova in questa formula il cuore della nuova ondata thrash e chi, come il sottoscritto, rimpiange i bei tempi andati dei lavori '80 e il non troppo lontano e gia citato "Tempo...". Eccoci quindi al prevedibile atto secondo dell'esibizione, "Exhibit B: The Human Condition", un disco lungo e pesante che continua la via imboccata dai suoi due predecessori. Cosa che balza subito all'occhio è appunto l'eccessiva durata, 1 ora e 14 minuti per un disco sono gia di per sè troppi, tenendo in considerazione poi che non parliamo degli Opeth ma degli Exodus allora il discorso si amplia ulteriormente, le 12 tracce presenti sono infatti troppo prolisse e disorientanti, in più tratti monotone e lungi da facilitare l'ascolto a chi si dovrà subire questo polpettone. La parte centrale presenta poi un quartetto veramente inutile che inizia da "Class Dismissed (A Hate Primer)" e finisce con "Nanking", passando per "Downfall" e "March Of The Sycophants", due episodi veramente orribili vista la presenza di chorus da disco power metal e l'uso di melodie completamente fuori luogo. Che Gary Hollt non sia più il songwriter di una volta lo si sapeva, ma ad arrivare a comporre tracce come queste e "The Sun Is My Destroyer", alle quali se ne possono aggiungere tranquillamente altre è alquanto disarmante. Si stenta anche a riconoscere Lee Altus, ispiratissimo sul nuovo album degli Heathen ma messo in penombra dallo stesso Holt su questo disco, la leadership qui si fa sentire in maniera evidente. Altre pesanti ammonizioni per il drumming di Tom Hunting, veramente piatto e satico, e per l'anonima prova vocale di Rob Dukes: un frontman in questa situazione avrebbe il compito di alzare il livello dell'ascolto ma evidentemente di Steve Souza ce ne sono in giro veramente pochi, e Dukes sta li calmo calmo, a svolgere il suo compitino e sparire poi come se non fosse successo nulla.Certo non facciamo neanche di tutta l'erba un fascio, troviamo episodi che fanno raggiungere la sufficenza a questo lavoro, è qui il caso di citare l'ottima opener illusoria "The Ballad Of Leonard And Charles", che fa ricordare i bei tempi andati, e la discreta "Hammer And Life", dedicata al compianto Paul Baloff (RIP). Di buona fattura anche "Burn, Hollywood, Burn" e la conclusiva "Good Riddance", ammonite entrambe dal fatto di trovarsi in una posizione poco godibile della tracklist visti i nauseanti minuti che le precedono. Questo è quanto di positivo si può annotare in una release del genere.
E dire che i primi 7 minuti ci avevano fatto ben sperare, ad ascolto concluso è come se ci trovassimo sfiniti dopo una lunghissima maratona che ci troviamo obbligati a fare controvoglia. Certo chi ha amato alla follia il nuovo corso degli Exodus non giudicherà in maniera cosi drasticamente negativa questo album, ciònonostante è impossibile negare che "Exhibit B: The Human Condition" sia a livello qualitativo discutibile e che dopo una manciata di ascolti ci si annoi presto della sua pazzesca durata.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. The Ballad Of Leonard And Charles
  2. Beyond The Pale
  3. Hammer And Life
  4. Class Dismissed (A Hate Primer)
  5. Downfall
  6. March Of The Sycophants
  7. Nanking
  8. Burn, Hollywood, Burn
  9. Democide
  10. The Sun Is My Destroyer
  11. A Perpetual State Of Indifference
  12. Good Riddance

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