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AA.VV. - "Versilian Tsunami" (Slow Food Play Fast Records/***)

Line up:

AXEVYPER:
Luca “Fils” Cicero - voce
Guido Tiberi - chitarra
Damiano “La Favola” Michetti - chitarra
Andrea “Pandò” Tognetti - basso
Filippo “Butch” Belli - batteria

FALLEN FUCKING ANGELS:
Filippo “Butch” Belli - voce/batteria
Stefano “Nasty” Giusti - chitarra
Andrea “Pandò” Tognetti - basso

TWILIGHT ZONE:
Stefano “Nasty” Giusti - voce/chitarra
Lord Kain - voce/chitarra
Francesco Bovecchi - basso
Filippo “Butch” Belli - batteria

MONOLITH:
Clepty McCharon - voce
Godzilla - chitarra
Mad Max - chitarra
John - basso
Big Jaws - batteria

SCAVENGER:
Alberto Querci - voce/chitarra
Andrea “Spirit Crusher” Toto - chitarra
Brian “Rockarolla” Torboli - basso
Gabriele “Gabo” Basile - batteria
 

voto:

7,5
 

recensione

Grande iniziativa dell' Heavy Metal made in Versilia, che, con “Versilian Tsunami”, raccoglie ben quattro band attualmente attive e gli storici Monolith, sotto l'egida dell'orgoglio geografico e campanilista (in senso buono!), in Toscana accentuato come non mai!
Progetto fortemente voluto da Filippo “Butch” Belli, qui presente in ben tre compagini (Axevyper, Fallen Fucking Angels e Twilight Zone), a menare come un fabbro e a suscitarci uno spontaneo quesito: che in provincia di Lucca scarseggino i batteristi?
Battutacce a parte, inizio subito a descrivervi cosa troverete in questo split tutto versiliese, zona universalmente riconosciuta per le località marittime, che questa volta esige di emergere anche in ambito Heavy!
Aprono gli ormai conosciuti (almeno nell'underground!) Axevyper, con l'eponima canzone, qui nella versione in lingua madre, brano che sicuramente esalterà tutti i fan degli Omen e dello US più epico, dato il riff da fendente mortale scoccato da Guido e Damiano, le asce appunto.
Alla voce, Mr. Luca “Fils” Cicero, ex Assedium (così come Guido Tiberi), con la sua particolare e stridula intonazione, vi marchierà il cervello col ritornello di tale possente song!
“Versilian Tsunami” prosegue con una coppia di Speed tracks targate Fallen Fucking Angels, la prima, “Italian Restaurant”, è il classico brano tirato della band, molto influenzata dai vecchi Exciter, anche perchè con un batterista/cantante come il Butch, sarebbe impossibile non richiamarli, soprattutto se suoni Speed Metal!
Andrea “Pandò”, lo ritroviamo anche qui col basso tra le mani (oltre che negli Axevyper), ad aiutare le mazzate di Butch, letale anche dal vivo, come testimonia “Asskickers”, il trio è completato da Stefano “Nasty” Giusti, veterano totale della scena Heavy Metal, nonché giornalista preparatissimo ed incorruttibile, vero esempio di cosa significhi votarsi alla causa per noialtri scribacchini di primo pelo!
Tocca ai Twilight Zone tenere alta la tensione, cosa che riesce loro alla grande, dato il Classic Metal proposto, si di estrazione Maideniana, come nel caso di “The Gates Of Hell (Chapter One)”, ma anche più teutonica e con grande chorus melodico, come in “River Of The Pain”, altro pezzo per il quale basta un solo ascolto per innamorarsi.
Un plauso anche a loro, formatisi addirittura nel 1993 ed un augurio a Stefano Giusti (si i componenti sono “intercambiabili”), Lord Kain, Francesco e al “prezzemolo” Butch di una carriera altrettanto longeva e, perchè no, di maggiore fortuna nel futuro!
E' ora di pietre miliari per la Versilia, spetta ai Monolith quindi scoprire le loro carte, che sono di tutto rispetto, dato che l' Heavy melodico di “When We Were Together” o di “Voices In The Night” è in pieno stile N.W.O.I.H.M., con un approccio maggiormente Dokkeniano (come fecero a loro tempo anche i Revenge!), tanto per rendere il tutto più appetibile.
Il gruppo, che da poco ha vissuto la perdita del chitarrista “Mad Max” Lazzerini, mi ha colpito letalmente con un altro brano, “The Beast Down Inside”, tratto dal demo pubblicato nel 1984. Il motivo di questa folgorazione è riconducibile al suo incedere oscuro, sulla scia di grandi acts quali Blitzkrieg o Witchfynde, il tutto elevato con un tentativo, tra l'altro non vano, di falsetto, sulla falsariga dell'ineffabile King Diamond, non so se ho reso bene l'idea...
Ben più estrema la proposta che chiude la compilation, quella degli Scavenger, con un Thrash/Death di scuola Sadus, riscontrabile nelle accelerazioni di “Mutilator”, ben intervallate da funerei mid tempos marchiati Tardy Bros.
La seconda traccia del giovane quartetto è “Lights Of The Dead”, nella quale le vocals di Alberto Querci, ci trascinano con violenza luciferina alla fredda Germania Ovest, ai tempi di release quali “In The Sign Of Evil” oppure “Endless Pain”, no one will remain alive!
Certo che piacerebbe anche a me avere una raccolta di gruppi Heavy Metal che abitano alla porta accanto, purtoppo non è così, quindi mi “accontento” (si fa per dire!) di “Versilian Tsunami”, bella release per tutti coloro che supportano la genuina scena underground e, chissà mai, per qualche distratto discografico che non ha mai sentito parlare di queste valorose band!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. Axevyper - Axevyper
  2. Fallen Fucking Angels - Italian Restaurant
  3. Fallen Fucking Angels - Asskickers (Live)
  4. Twilight Zone - River of The Pain
  5. Twilight Zone - The Gates of Hell (Chapter One) (Live)
  6. Monolith - When We Were Together
  7. Monolith - The Beast Down Inside
  8. Monolith - Voices in the Night
  9. Scavenger - Mutilator
  10. Scavenger - Lights of Dead

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