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Witche s Brew - "White Trash Sideshow" (Black Widow Records/***)

Line up:

Mirko A. Zonca - voce, basso
Mirko Bosco - chitarra
Joseph Solci - batteria
 

voto:

6
 

recensione

Witche's Brew, la brezza del loro lago, quello di como, che sicuramente, se fosse veramente come delineato dal grezzo sound di questa band, sarebbe infestato dalle streghe!
Infatti “White Trash Sideshow” è un sanguigno amalgama di Stoner/Southern con una punta acida di psichedelia, che rende il trio ancor più maligno e disturbante.
Dall'introduttiva “Stone Cold Killer” siamo infatti colpiti dal sabbioso riffing di Mirko Bosco, qualcosa come se gli ZZ Top si risvegliassero in un sobborgo malfamato di Houston e provassero in un'asfissiante cantina di quel quartiere.
Convincenti anche gli inserti più lisergici, presenti nelle song più lunghe, quali “Rebel Good Blues”e “Double Trouble”, per non parlare dell'alone di Hammond, che riempie splendidamente “The Mission”, gli Witche's Brew risultano virili e muscolosi in ogni loro scelta!
Purtroppo e lo dico da fruitore del Southern Rock, il disco che ho tra le mani ha un grosso, grossissimo difetto, almeno per me, poiché usare quelli che paiono dei fitri per la voce potrebbe avvantaggiare se si sceglie lo Sludge ma, di certo non del Rock Sudista sanguigno e tremendamente retrò.
Sto parlando delle vocals di Mirko Zonca, impegnato anche col basso, che sono pure registrate basse e lontane rispetto agli altri tre strumenti, oltre che avere una timbrica sguaiata ed inespressiva, al contrario dei calorosi abbracci cui ci avevano abituato i vari Van Zant o Joe Brown, tanto per intendere cosa significhi avere un'ugola Sudista.
Devo essere sincero nell'ammettere che leggendo altre recensioni di “White Trash Sideshow”, nessuno ha parlato male della voce del buon Zonca, limitandosi a descrivere la parte musicale che, per inciso, anch'io ho molto apprezzato, quindi questo mio voler puntualizzare suona più come limite di “apertura mentale” forse.
Francamente non lo so, posso però augurare tutta la fortuna ai Witche's Brew ed al loro sudicio e pesante Southern, suggerendogli, se mi è concesso, di rivedere la parte del microfono, anche per rendere più fruibile i pezzi stessi.

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. Stone Cold Killer
  2. Leather
  3. Rebel Goon Blues
  4. The Mission
  5. Seas Of Shame
  6. Eighty Miles Across The Sea
  7. Dusk Till Dawn
  8. Drunkman Soul
  9. Double Trouble
  10. Bloody Mary (bonus track)
  11. Revenge (bonus track)

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